Calabria – tortura e uccide il proprio cagnolino lanciandolo ripetutamente in acqua

423
Foto di repertorio
Foto di repertorio

Episodio deplorevole ieri su una spiaggia in Calabria, per la precisione a Praia a Mare, dove un uomo, ha iniziato a torturare il proprio cane, lanciandolo ripetutamente in acqua senza dare la possibilità al piccolo animale di riprendere fiato.

Alcuni bagnanti presenti che hanno assistito al macabro e tragico gioco, sono intervenuti allertando anche i carabinieri. I presenti infatti hanno tentato di soccorrere il cagnolino che però dopo qualche minuto è morto. Sul posto sono intevenuti i carabinieri di Scalea, la polizia municipale di Praia a Mare e i carabinieri forestali che hanno soltanto denunciato l’uomo.

Ricordiamo che “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.”

Si arriva a un massimo di diciotto mesi di reclusione, con la pena aumentata della metà se poi l’animale muore (articolo 544 ter del codice penale).

 

Articolo precedente Lega, il dossier Mare Nostrum 2021 di Legambiente deve far riflettere
Articolo successivoArrestato il tedesco alla guida del motoscafo che ha ucciso e travolto due ragazzi su Lago di Garda