Nei giorni scorsi a Strongoli,nell’ambito di una vasta campagna di controlli ai frantoi oleari in provincia di Crotone, i Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina hanno denunciato tre imprenditori per violazioni ambientali legate alla gestione delle acque di vegetazione e delle sanse umide prodotte dalla molitura delle olive.
L’operazione, svolta in sinergia con la Procura della Repubblica di Crotone, rientra in un più ampio piano di tutela dell’ambiente e della sicurezza dei lavoratori.
Violazioni ambientali nei frantoi: cosa hanno scoperto i Carabinieri
Durante i controlli effettuati a Strongoli (KR), i militari hanno rilevato diverse irregolarità nella gestione dei sottoprodotti della lavorazione olearia, fondamentali per evitare l’inquinamento di suolo e falde acquifere.
Primo caso: deposito illecito di sansa sul terreno
Un imprenditore agricolo di 57 anni è stato denunciato per aver realizzato un deposito di sansa direttamente sul terreno, permettendo lo sversamento delle relative acque di lavorazione. Inoltre, dalle ispezioni è emerso che non avrebbe impedito la fuoriuscita di liquidi da alcune vasche di raccolta delle acque di vegetazione.
Secondo caso: spandimento non autorizzato delle acque di vegetazione
Un secondo imprenditore, 60 anni, è stato deferito per aver favorito lo spandimento delle acque di vegetazione in un terreno agricolo adiacente, privo delle necessarie autorizzazioni come la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) o l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA).
Terzo caso: ulteriore violazione accertata dai Carabinieri Forestali
Un terzo imprenditore, di 56 anni, è stato denunciato per violazioni analoghe in seguito a un controllo eseguito congiuntamente ai Carabinieri Forestali del Nucleo di Cirò. Anche in questo caso sono state riscontrate irregolarità nella gestione dei reflui del frantoio.
Una campagna di controlli a tutela dell’ambiente
L’attività di verifica, che si estende a livello provinciale, è coordinata dalla Procura della Repubblica di Crotoneguidata dal dott. Domenico Guarascio. L’obiettivo è contrastare pratiche illecite che possono compromettere il territorio, tutelare i lavoratori e garantire che la produzione olearia avvenga nel rispetto della normativa ambientale vigente.

































