Il convegno “Radici e Futuro” ha rilanciato il valore della patata di Decollatura con la prospettiva della De.Co., tra tradizione, innovazione e nuove opportunità di sviluppo per il territorio

Il convegno “Radici e Futuro”, che ha anticipato la tradizionale Festa della Patata di Decollatura, ha acceso i riflettori sul valore della patata come risorsa strategica per il territorio del Reventino. L’appuntamento, che da anni rappresenta un punto fermo della fine dell’estate decollaturese, è stato arricchito dal dibattito sul riconoscimento della Denominazione Comunale (De.Co.) per la patata locale, tema centrale della tavola rotonda ospitata nelle “vinelle”, come gli organizzatori hanno voluto sottolineare.

Presenti all’incontro produttori, amministratori, la sindaca Raffaella Perri, il presidente della Pro Loco Michele Astorino, Marisa Gigliotti di Slow Food e la divulgatrice Arsac Vincenzina Scalzo.

Radici e Futuro - Decollatura (CZ) - Patata DeCo

La sindaca Perri ha ricordato come “nel corso degli anni, dal 2002 precisamente, fino al 2023 vigeva un regolamento comunale che è stato ritoccato proprio con l’istituzione del registro delle De.Co. di Decollatura in cui è stata inserita la patata”. Perri ha evidenziato l’importanza di un lavoro condiviso con i produttori, capace di generare ricadute economiche e di marketing territoriale.

Il dibattito è stato moderato dall’assessore Claudio Marasco, che ha definito la De.Co. “la carta d’identità di un prodotto” e uno strumento per contrastare lo spopolamento. “La Festa della patata – ha aggiunto – è una straordinaria festa comunitaria per promuovere questo prodotto”.

Il presidente della Pro Loco, Michele Astorino, ha ringraziato volontari e amministrazione, sottolineando lo sforzo nel recuperare ricette della tradizione come gli gnocchi, per restituire autenticità e attrattiva alla manifestazione.

Sul fronte dei produttori, Giuseppe Talarico, presidente della Cooperativa Monti del Reventino, ha rimarcato il valore del marchio De.Co. come garanzia di provenienza, raccontando episodi che confermano la notorietà della patata di Decollatura ben oltre i confini locali. “Il nostro territorio è vocato all’agricoltura – ha detto – ma bisogna comunicare che oggi si fa agricoltura con la tecnologia, non più solo con la zappa”. A sostenerlo anche Carmine Gigliotti di Orto Corto, convinto che l’unione in cooperativa sia la via per crescere e puntare su qualità e marketing.

A sorpresa, Marisa Gigliotti di Slow Food ha annunciato due iniziative per Decollatura. La prima, la presentazione di un nuovo piatto creato con lo chef Giacomo Gigliotti: un capicollo alla brace farcito con tortino di patate. La seconda, la proposta di istituire a Decollatura il primo “Mercato della TerraSlow Food della Calabria, individuando come possibile sede il Foro Boario. La sindaca Perri ha accolto con entusiasmo l’idea.

Nelle conclusioni, la divulgatrice agricola Vincenzina Scalzo ha sottolineato che non esiste una varietà unica di patata di Decollatura, ma più tipologie che rispondono al mercato. “La De.Co. è la scelta giusta – ha detto – perché la patata è già conosciuta. Identificarla con un marchio la valorizza e ne racconta la storia, i saperi e le tradizioni”. Scalzo ha richiamato l’esigenza di rigore nei disciplinari e di un impegno corale per dare continuità e futuro a un prodotto che rappresenta l’identità di una comunità.

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