«ERIC», l’ultimo lavoro di Domenico Arcudi. Una storia di disagio adolescenziale

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“Ognuno di noi è come un barattolo, con all’interno delle tessere di un puzzle: soltanto unendo i singoli pezzi, si può osservare un disegno completo”. Così si conclude Eric, il secondo e – momentaneamente – ultimo lavoro di Domenico Arcudi, scrittore originario di Reggio Calabria, classe 1995. 

La storia è ambientata tra Brescia, Diamante e Cosenza; Eric, poco più che maggiorenne, vive la sua esistenza «braccato» in cameretta e protetto dalla rete, a seguito di una serie di eventi traumatici: tra questi, si annoverano il lutto derivante dalla rottura con la sua prima fidanzatina, Irina, e gli eventi di bullismo cui è sottoposto. Oltre alla sua “clausura”, che è tipica degli adolescenti c.d. hikikomori, sono ricorrenti episodi autolesionistici; difatti, sulla copertina del libro – illustrata dal giovane artista Daniele Aragona, noto su Instagram col nickname “fromashes_to_ink”, – si può notare che il giovane protagonista ha dei tagli sui polsi. 

Il percorso verso il ritorno a una vita c.d. «normale» si rivela tutt’altro che semplice; Eric è costretto ad affrontare una serie di eventi infausti, che tendono a compromettere la sua autostima e i progressi che cerca di ottenere, seguito dalla famiglia e dalla sua psichiatra. 

All’interno del testo, Domenico Arcudi specifica che questa storia non è un racconto fine a sé stesso: «[…] sebbene i protagonisti siano dei ragazzini, essa (la storia, N.d.R.) può servire persino ai più grandi, per mettersi in contatto e in empatia, con quei figli o discenti di cui non riescono a comprendere le azioni». Non per niente, l’autore ha studiato presso l’Università «Dante Alighieri» di Reggio Calabria, la quale tende a formare futuri assistenti e/o operatori sociali, ed ha implementato, attraverso un semplice racconto di narrativa, tutti gli elementi che hanno caratterizzato il suo percorso di studi. 

L’autore, oltre ad aver già pubblicato un libro (Avere la mia età, alla mia età, N.d.R.), ha pubblicato una tesi intitolata «Il non-senso della vita e la crisi degli adolescenti», avente lo Psichiatra Antonino Monorchio quale relatore del lavoro, nella quale approfondiva come le dinamiche sociali, insite nella «modernità liquida» e pregne di relativismo, possono danneggiare sia il concetto di «senso della vita», sia la struttura psichica degli adolescenti, causando in essi disturbi clinicamente significativi e condizioni di disagio.
Il libro è già disponibile su Amazon, nei formati Kindle e Cartaceo.  

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