PALMI – Momenti di tensione nel pomeriggio di ieri al carcere di Palmi, dove un detenuto è riuscito a fuggire per poi essere catturato poco dopo dalla polizia penitenziaria. Si tratta di Marino Massari, 35 anni, considerato espressione del clan mafioso pugliese «Strigliuglio».
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe riuscito a eludere la sorveglianza arrampicandosi su un muro di cintaalto circa quattro metri. La fuga, tuttavia, è durata poco: Massari è stato individuato in una strada della città mentre tentava di allontanarsi ed è stato immediatamente ricondotto in carcere. Alle ricerche hanno preso parte, oltre alla polizia penitenziaria, anche la Polizia di Stato e i carabinieri.
«Ancora una volta – ha dichiarato Gennarino De Fazio, segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria – sono le donne e gli uomini del Corpo a dover rimediare, con professionalità, impegno e sacrificio, alle inefficienze croniche del sistema carcerario».
Il sindacalista sottolinea inoltre come il buon esito dell’operazione non cancelli i problemi strutturali delle carceri italiane: «L’emergenza penitenziaria si trascina da troppo tempo ed è caratterizzata da condizioni di detenzione indegne di un Paese civile, aggravate dal sovraffollamento. A ciò si aggiungono condizioni di lavoro proibitive e rischiose per gli agenti, costretti a turni massacranti che arrivano fino a 26 ore consecutive, esponendoli a una forma di vero e proprio “caporalato di Stato”»