Palmi ha vissuto una serata memorabile con la quinta edizione del Festival dei Tramonti, ospitata nella suggestiva cornice di Villa Mazzini. L’evento, organizzato dall’Associazione Prometeus, ha richiamato una platea gremita e un pubblico coinvolto, confermando il festival come un appuntamento culturale di rilievo.
Il tema centrale dell’edizione è stato l’importanza delle radici e il senso di appartenenza, raccontati attraverso un programma ricco di ospiti di spicco del panorama nazionale e internazionale. A condurre la serata sono stati i giornalisti Arcangelo Badolati e Lilli Sgro, che hanno intervistato gli attori Roberto Farnesi e Anna Safroncik, special guests dell’evento. L’attrice Safroncik ha condiviso la sua esperienza personale legata alla guerra in Ucraina, sua terra d’origine, invitando a riflettere sul valore imprescindibile della pace: «Non c’è più tempo per l’indifferenza. La pace non si può rimandare: è una priorità concreta, un obiettivo comune dell’umanità.»

Durante la cerimonia di premiazione, condotta da Antonio Malgeri, Don Valerio Chiovaro ha ricevuto il Premio Prometeus 2025 per Volontariato e Filantropia, riconoscimento alla sua instancabile opera umanitaria. Alfonso Recordare, medico e ricercatore palmese di fama mondiale, è stato premiato nella categoria Medicina d’eccellenza dal sindaco Giuseppe Ranuccio.
Tra gli altri premiati, il procuratore Vincenzo Capomolla per la Giustizia e Legalità, il direttore generale di Confindustria Radio Televisioni Rosario Donato per la Cultura, e i Manetti Bros con il Premio Speciale Cultura.
La manifestazione, curata nei minimi dettagli dall’Associazione Prometeus guidata dal Presidente Saverio Petitto e prodotta da Natale Princi management, ha avuto il patrocinio del Comune di Palmi e il sostegno di imprenditori locali. L’atmosfera è stata impreziosita dall’esibizione della cantante Natalia Saffioti, accompagnata alla chitarra da Francesco D’Agostino.

«Questa edizione del Festival dei Tramonti – ha commentato il Presidente Saverio Petitto – ha superato ogni aspettativa per l’ampia partecipazione, l’entusiasmo dei presenti, gli importanti messaggi e le emozioni che gli ospiti hanno saputo trasmettere e suscitare.» Ha aggiunto: «L’obiettivo, pienamente raggiunto, era quello di esaltare i valori della cultura, della bellezza nella sua accezione più alta, dell’umanità e del senso di appartenenza: valori che devono spingere ognuno a prendersi cura della nostra terra, a dare il proprio contributo per la sua crescita, liberandola dagli stereotipi e piantando invece semi di speranza.»