Guardia di finanza scopre 13500 tonnellate di rifiuti

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La Guardia di finanza ha trovato 13.500 tonnellate di rifiuti pericolosi e non smaltiti illegalmente con contestuale maxi evasione ai danni della Regione Calabria di circa 2 milioni di euro di “ecotassa”.

Le indagini, condotte dal Reparto operative aeronavale di Vibo Valentia con il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo, sono iniziate quando è stata individuata un’area utilizzata quale rimessaggio abusivo di imbarcazioni, sottoposta a sequestro penale.

Gli accertamenti, condotti anche con il personale tecnico della Provincia e dell’Arpacal, hanno consentito di individuare circa 7 tonnellate di rifiuti pericolosi e non, attribuibili a soggetti privati poi indagati per l’abusivo deposito, nonché ulteriori 4.500 tonnellate di rifiuti pericolosi e non, attribuibili invece alla società proprietaria dell’area per il periodo dal 2010 al 2014.

Ricevuto il nulla osta da parte dell’autorità giudiziaria per l’utilizzo degli elementi raccolti per finalità fiscali, i militari della Stazione Navale di Vibo Valentia hanno provveduto a contestare ai presunti responsabili l’omesso pagamento del tributo speciale per il deposito in discarica abusiva dei rifiuti solidi, la cosiddetta “ecotassa”, un tributo introdotto dalla legge n.549 del 28 dicembre 1995, con finalità ambientali per favorire la minore produzione di rifiuti, il recupero dagli stessi di materia prima e di energia e la bonifica di siti contaminati ed il recupero di aree degradate.

Oltre a quantificare il tributo evaso, i finanzieri hanno chiesto anche l’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dalla Legge regionale 28 agosto 2000 n.16, per un ammontare complessivo di circa 2 milioni di euro.

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