Il Pensiero del Giorno: L’eroismo degli infermieri ed operatori sanitari nell’emergenza Coronavirus

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Oggi desidero nella nostra quotidiana rubrica dare spazio agli eroi nell’emergenza. Se ci sono infatti, delle persone che si sono distinte nell’excursus emergenziale del Coronavirus, sono gli infermieri e gli operatori sanitari.

Lì fra i capezzali dei letti ad assistere i degenti, nonostante tutto. Lì pur con tutti i timori del caso, stante i morti e i contagi come dei veri e propri eroi degni dei Titani.

Come Atlante o Sisifo, lì a portare il fardello della fatica e della dedizione verso il proprio mestiere, che é una vera e propria missione da compiere.

Con tutte le cicatrici a mitridatizzare i malanni del prossimo, a farci comprendere qualora ne avessimo ancora bisogno che l’amore uccide qualsivoglia difficoltà o virus. Che non c’é migliore cura della sollecitudine per il prossimo, in un mondo iper-digitalizzato come il nostro nel quale i rapporti interumani sono sempre minori.

Riscoprire con contezza e fulgida dimostrazione, che siamo come Nietzsche disse: umani troppo umani. E se c’é un insegnamento che questo balordissimo virus ci ha dato, é che non é mai troppo tardi per stare uniti perché é nella fragilità che si cela la vera natura dell’uomo.

Talvolta ci scordiamo di tutto ciò, asserviti nelle nostre ordinarie frenesie, le quali non ci consentono di soffermarci a pensare. Invece in tempo di quarantena le maggiori ore a disposizione per riflettere, ci fanno pensare a costoro i quali ogni giorno senza sosta alcuna ci assistono e accolgono nelle loro braccia sempre in barba al pericolo, perché non c’é scelta od opportunismo nell’umanità che ci dovrebbe contraddistinguere.

Il segno della fatica che noi tutti abbiamo ravvisato nella diapositiva dell’infermiera affranta dalle fatiche ne é la dimostrazione lapalissiana di chi nonostante tutto é fiero di se stesso. Fiero di servire il prossimo.

Soddisfatto di essere stato al servizio di chi in quel momento volge una richiesta di aiuto. Ecco chi sono gli eroi, costoro i quali nella loro, e , con la loro umanità ci insegnano non ad apparire vanesiamente, ma ad essere se stessi. Perché la bellezza é nell’essere non nell’apparire.

Francesco Grossi

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