Veronica Buffone, candidata M5S in Calabria, condanna con durezza i cori contro il Sud durante il raduno leghista di Pontida e chiama in causa i politici locali sulla coerenza delle loro scelte
Veronica Buffone, candidata del Movimento 5 Stelle al Consiglio Regionale della Calabria, ha espresso con fermezza la propria condanna per i cori contro i meridionali intonati durante il raduno della Lega a Pontida.
La nota, diffusa da Cosenza il 22 settembre, parla di cori definiti “raccapriccianti“, che secondo Buffone sarebbero stati scanditi mentre i giovani leghisti festeggiavano tra piatti di polenta e gli interventi del Generale Vannacci. “Da cittadina del Sud e amministratrice, mi sento profondamente offesa e schifata“, ha dichiarato la candidata.
Buffone ha poi rivolto un appello diretto agli elettori e ai rappresentanti politici calabresi impegnati nella campagna per le regionali del 5 e 6 ottobre. “Chiedo ai miei concittadini: voi provate lo stesso? Chi fino a poco tempo fa invitava a sostenere un progetto come Italia del Meridione e oggi ci chiede di votare il partito di Pontida, come si pone davanti a questi cori? E la nostra concittadina Simona Loizzo, della quale ricordiamo solo lo sventolio della bandiera della Regione Calabria mentre si approvava l’autonomia differenziata, che vuole relegare il Sud ancora più indietro, cosa dice? Katia Gentile prenderà le distanze? Io me lo auguro, anche se non basta.“
Nelle sue dichiarazioni, la candidata M5S ha sottolineato come la vicenda sollevi questioni di coerenza politica. “Ci chiediamo, con un pizzico di malizia: visto che la Lega ha sempre avuto un rapporto ondivago con il Sud, come si fa a stare dentro una casa politica dove una mano ti accarezza e l’altra ti schiaffeggia? La politica ha le sue logiche, ma non si può accettare che la coerenza venga sacrificata sull’altare del consenso.“