“Non è accettabile che in un periodo di pandemia mondiale in Calabria bastino due ore di pioggia per bloccare la circolazione ferroviaria. I viaggi della speranza dei nostri antenati avevano un senso rispetto alla vita del pendolare che percorre la tratta Cosenza-Reggio Calabria. Non è accettabile che un guasto tra Bagnara e Villa (che ormai è storia ultra decennale) possa portare a sopprimere decine di treni e quelli che viaggiano, accumulino ore di ritardo in un tratto che normalmente si percorre in 20 minuti scarsi, strapieni di persone attaccate l’una all’altra e senza nessun rispetto alle norme di prevenzione COVID-19. Sono cambiati tanti governi dai più variegati colori politici, ma la Calabria sembra essere terra di nessuno dove ci si deve arrangiare come meglio si può.”