L’ASP di Catanzaro rafforza la tutela delle donne vittime di violenza: nuovo protocollo operativo e formazione europea al Pronto Soccorso

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L’ASP di Catanzaro rafforza la tutela delle donne vittime di violenza: nuovo protocollo operativo e formazione europea al Pronto Soccorso

Lamezia Terme, 25 novembre 2025 – In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Catanzaro compie un passo decisivo nella protezione e presa in carico delle vittime di maltrattamenti. Con una nuova delibera, il vertice aziendale ha approvato il “Protocollo operativo per la presa in carico della vittima di violenza di genere in arrivo al Pronto Soccorso”, introducendo procedure aggiornate e perfettamente allineate alle normative nazionali ed europee.

Un sistema organizzativo potenziato

Il documento nasce dall’iniziativa delle dottoresse Caterina Ermio e Renata Tropea, da anni impegnate nella prevenzione e nella gestione della violenza di genere. Il nuovo modello mira a rafforzare la rete interna sanitaria, garantendo un percorso protetto e uniforme sin dal primo accesso ospedaliero, con una presa in carico più rapida e strutturata.

Il ruolo del Presidio ospedaliero di Lamezia Terme

Il Presidio “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme rappresenta la struttura pilota del nuovo assetto e prosegue l’esperienza del già attivo “Percorso Rosa Bianca”. Il pronto soccorso garantisce un ingresso riservato, un’accoglienza in stanza dedicata indipendentemente dal codice di triage e la supervisione della dottoressa Carol Pileggi della Direzione sanitaria di presidio. La struttura serve un bacino d’utenza molto esteso, che comprende il lametino, l’alto Tirreno cosentino, il vibonese, parte del catanzarese e del soveratese, oltre a vaste aree interne, rendendo questo potenziamento strategico per tutto il territorio.

Nuovi strumenti per riconoscimento e tutela

Il pronto soccorso lametino è stato dotato di apparecchiature e procedure essenziali per la gestione dei casi di violenza, tra cui un frigorifero di sicurezza per la conservazione dei reperti biologici a temperatura controllata, con garanzia di integrità per oltre sei mesi, e l’adozione rigorosa della catena di custodia, fondamentale per la validità giudiziaria e scientifica nelle fasi di indagine.

Formazione con standard europei: il progetto VIPROM

Tra le novità più rilevanti rientra l’introduzione del corso VIPROM (Victim Protection in Medicine), realizzato grazie a un finanziamento specifico e sviluppato in collaborazione con l’Associazione Donne Medico Italiana, l’Associazione Donne Medico Internazionale e l’Università di Parma. L’ASP di Catanzaro non solo partecipa come ente formatore, ma punta a diventare in futuro un centro qualificato per estendere la formazione ad altri professionisti del territorio.

Collaborazione con la rete territoriale

Il rafforzamento delle procedure si inserisce in una continuità di lavoro condiviso con le Forze dell’Ordine, che garantiscono personale femminile specializzato, e con il Centro Antiviolenza Demetra, che gestisce circa il 70% dei casi trattati annualmente dal presidio ospedaliero. La sinergia consolidata permette interventi tempestivi, riservati e altamente qualificati, aumentando la fiducia delle vittime nelle strutture sanitarie e negli operatori dedicati.

La Direzione Strategica: “Un impegno concreto e continuo”

“La nostra Azienda sanitaria è in prima linea nella gestione dei casi di violenza sulle donne. Il nuovo protocollo garantisce percorsi standardizzati, personale formato e strutture adeguate per assicurare la massima tutela e un’assistenza completa,” ha dichiarato la Direzione strategica aziendale.

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