Lebrino: “Continua la maledizione calabrese del fine mandato, non basta il continuo balletto dell’alternanza centrodestra-centrosinistra, l’emorragia politica nostrana non si arresta”

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“Non fosse per la situazione drammatica, la Calabria è un paziente terminale, così continuando tra pochi anni ne rimarrà una terra desolata e desolante, ci sarebbe da ridere a crepapelle” – A dirlo Gian Maria Lebrino, ex dirigente nazionale PSI.

“Una regione che fatica a sostituire la generazione di politici alla guida e che, ancor peggio, si affida ai soliti “giostrai”.

Ad ogni elezione viene prospettato ai cittadini un cambiamento ma nei fatti nulla migliora. Cambiare per non cambiare, sarà la vicinanza, nonostante il ponte mancante, alla Sicilia di Tomasi di Lampedusa.

Il mio umile ma profondamente sentito appello lo rivolgo a tutte le forze politiche d’ogni schieramento ed a tutte le forze civiche, affinchè questa volta, presto vedremo davvero attraversare il famoso ultimo treno, si abbandonino le logiche partitiche e di convenienza dei singoli per preparare due coalizioni formate da persone preparate, da volti nuovi.  Pronte per affrontarsi con serietà in campagna elettorale e pronte sopratutto all’indomani a governare.

La nostra regione ha bisogno di essere governata, ha bisogno di riforme, di visione di amor di patria.

Per una volta siate coraggiosi, mostrate con i fatti l’amore che sventolate sui social e fate posto a qualcuno che, libero da qualsiasi logica, potrà migliorare qualcosa.

In fondo, noi calabresi ci accontentiamo di poco ma quel poco stavolta datecelo.

Gian Maria Lebrino

ex dirigente nazionale del PSI

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