Lettera aperta del consigliere comunale Digiacco ai cittadini di San Ferdinando

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LETTERA APERTA AI CITTADINI DI SAN FERDINANDO. 

“Di solito lascio correre sulle questioni che tendono a prendere una piega polemica, ma in questo caso particolare devo soffermarmi, perché considero la Politica quale l’arte più nobile che non va di certo sminuita attraverso inutili e beceri attacchi da parte di soggetti completamente improvvisati politicamente e soprattutto, dal punto di vista amministrativo. Questo posso affermarlo senza indugio, vista la più che trentennale esperienza politica alle spalle fatta di militanza, scuole di formazione politica, incarichi politici, convegni, battaglie e campagne elettorali, attività portate avanti con coerenza sia politica che partitica, per dare voce ai cittadini, toccando ogni problema sociale, sempre con spirito di abnegazione fino al punto di trascurare anche la mia famiglia, finanche sacrificando me stessa. 

E proprio la comunità sanferdinandese, da mesi, mi chiede di prendere una posizione sul degrado in cui è caduta la cittadina alle porte del Porto di Gioia Tauro che, quindi, oltre agli interessi industriali continua a puntare anche sul turismo. Proprio a tutela e difesa del turismo, della spiaggia, dei ristoratori, dei residenti e dei visitatori, cosa che ribadisco con fermezza, ho interessato gli Organi preposti alla verifica dei requisiti igienico-sanitari, chiedendo un sopralluogo per un riscontro della situazione prospettata ASSOLUTAMENTE VERITIERA, cioè dell’abbandono in cui versa la nostra spiaggia che io stessa ho potuto constatare facendo una passeggiata e di cui posseggo le prove provate da foto e video inviatemi continuamente da cittadini stanchi, delusi ma anche fortemente arrabbiati per aver pagato le tasse senza avere avuto indietro i servizi. Altro che calunnia e diffamazione! 

Per queste accuse e offese, purtroppo, ho dovuto tutelarmi legalmente e credo che quando la dialettica politica sfocia in diatribe legali, allora si entra in una fase pericolosa, antidemocratica, in una sorta di tentativo di pressione al fine di mettere a tacere chi come me, dai banchi dell’opposizione, ha la funzione di garantire il controllo sull’operato della maggioranza e di rappresentare le istanze dei cittadini. Chi cerca, quindi, di mettermi il bavaglio, lede anche il mio diritto sacrosanto di cronaca politica. Chi mi nomina a mezzo stampa senza avere avuto il mio permesso, viola i mie dati personali. E chi mi accusa di diffamazione e calunnia, senza aver letto bene la mia lettera indirizzata agli enti, ove chiedevo anche la disinfestazione e la derattizzazione oltre che la pulizia del litorale e dell’intera cittadina, peraltro ancora oggi non ancora avvenuta, proprio per un esercizio di tutela, allora, invece calunnia e diffama la mia stessa persona. Oppure, ancora mi accusa di usare il mio ruolo politico e amministrativo, nonché la mia ambizione personale, per “gettare discredito sulla città, scarificando l’interesse collettivo per un attacco strumentale al Sindaco e all’Amministrazione” (di cui anch’io faccio parte), mi crea anche un grave danno d’immagine. 

E’ impensabile che io, sanferdinandese da generazioni, io che amo smisuratamente San Ferdinando che mai ho deciso di lasciare (al contrario di altri che sono mancati per anni e poi sono rientrati per amministrarci), io che amo i sanferdinandesi tanto da propormi sistematicamente in competizioni elettorali di vario genere per rappresentarli, l’ultima volta nel giugno 2022 da candidata a sindaco, io che ho scelto di lavorare e investire a San Ferdinando, io che sono stata la prima negli anni a dare l’idea dei lidi attraverso le mie proposte e i miei comunicati di disapprovazione per come si stava amministrando in passato, mai mi sognerei di ledere l’immagine della nostra bellissima cittadina. Posso, invece, attestare che i miei interventi sono mirati ad un miglioramento continuo, affinché nessuno abbassi la guardia nemmeno per un attimo nel rendere San Ferdinando ogni giorno più bella e più fruibile. Questo è il mio compito e cerco di svolgerlo al meglio, soprattutto quando mi viene richiesto dagli elettori, come è successo nel caso in questione, dopo essersi lamentati di una situazione insostenibile che ultimamente ha riguardato anche il servizio di raccolta rifiuti, recandosi in Comune a parlare con i diretti interessati o sfogandosi anche attraverso i mezzi di comunicazione, come del resto, ho fatto anch’io, più volte, in entrambi i modi. 

In chiusura, tengo a precisare al mio accusatore che evidentemente ancora non sa, nonostante il suo ruolo di amministratore pubblico, che un’Amministrazione Comunale è formata oltre che dal Sindaco e dalla Giunta, anche dall’intero Consiglio, quindi, sbaglia quando usa genericamente il sostantivo di “Amministrazione Comunale”, poiché non tutti i colleghi Consiglieri sono d’accordo con lui sulla questione da me sollevata così come non lo sono molti cittadini, i quali, via social, negli ultimi giorni hanno rilasciato chiare dichiarazioni a riguardo. 

Io amo San Ferdinando e i suoi abitanti, penso di averlo ampiamente dimostrato nel tempo… a loro, ad maiora semper”.

Maria Carmela Digiacco, Consigliere Comunale 

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