La puntata di Linea Verde ha portato in televisione le bellezze del Parco dell’Aspromonte, raccontando la natura, la cultura e le tradizioni di Gallicianò e della fiumara dell’Amendolea, conquistando quasi 2 milioni di spettatori

La Fiumara dell’Amendolea e il borgo di Gallicianò hanno conquistato quasi 2 milioni di telespettatori grazie alla puntata di Linea Verde andata in onda sabato 20 settembre su Rai Uno. Il programma ha portato nelle case di 1.941.000 italiani, pari al 18,5% di share, le immagini e i racconti del Parco Nazionale dell’Aspromonte, riconosciuto dal 2021 come Geoparco Unesco.

La trasmissione, condotta da Monica Caradonna, scritta da Valeria Marrano e diretta da Riccardo Broccoletti, ha guidato il pubblico in un viaggio tra natura e cultura, mostrando la straordinarietà di un territorio che unisce paesaggi mozzafiato e millenarie tradizioni.

A fare da ciceroni sono stati Sabrina Scalera, direttore f.f. del Parco, che ha raccontato la storia e le peculiarità di Gallicianò, e Luca Pelle, responsabile dei progetti biodiversità, che ha illustrato i programmi di tutela della flora e della fauna.

Le telecamere hanno immortalato i luoghi simbolo di Gallicianò: il rintocco della campana della chiesa ortodossa della Madonna di Grecia, gioiello di ispirazione bizantina; la quiete della piazza principale con la Chiesa di San Giovanni; il mormorio della Fontana dell’Amore, custode di leggende e tradizioni; e il Museo Etnografico, che conserva la memoria della vita quotidiana del borgo. Considerata l’“Acropoli della Magna Grecia”, Gallicianò rappresenta l’anima più autentica della cultura grecanica, dove si parla ancora il greco di Calabria.

Non meno suggestiva la fiumara dell’Amendolea, dominata dai resti del castello medievale, che si è mostrata in tutta la sua imponenza paesaggistica. Un contesto che ha restituito un racconto emozionale tra natura, radici e futuro, in uno degli angoli più preziosi della Calabria.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Commissario Straordinario dell’Ente Parco, Renato Carullo: “Abbiamo lavorato affinché il racconto televisivo potesse restituire la straordinaria ricchezza di questo territorio: un autentico scrigno di biodiversità, cultura e identità, riconosciuto dal 2021 come Geoparco UNESCO. Proseguiamo, dunque, con impegno e determinazione nella nostra opera di tutela, promozione e valorizzazione di questo territorio, unico e straordinario”.

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