Malattia per il gioco in Calabria, giovane picchia i genitori per giocare alle slot

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La malattia per il gioco d’azzardo colpisce ancora. La ludopatia, malattia del nuovo millennio, è capace di offuscare la mente e far compiere gesti impensabili e terribili, come picchiare i propri genitori.

A Lamezia Terme, il personale della Polizia di Stato del Commissariato locale di PS ha dato esecuzione nella giornata di ieri, alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare a carico di D.C.B., classe 89, responsabile di estorsione e lesioni ai danni dei genitori.

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Il Gip della cittadina in provincia di Catanzaro  dott.ssa Barbara Borelli, accogliendo la richiesta avanzata dal Pubblico Ministero, dott. Domenico Galletta, ha ritenuto il provvedimento necessario stanti i numerosi episodi violenti posti in essere dal giovane a danno dei genitori e ritenuti sussistenti a suo carico gravi indizi di colpevolezza.

Secondo gli inquirenti, il giovane, disoccupato e dedito al gioco d’azzardo, con precedenti di polizia in materia di stupefacenti, teneva sistematicamente condotte violente al fine di estorcere somme di denaro ai genitori , cagionando lesioni per cui si erano dovuti recare al Pronto Soccorso. Emblematico un episodio in particolare, in un’occasione il giovane aveva chiuso la madre a chiave in una stanza, minacciando di lasciarla chiusa se non gli avesse consegnato la somma di denaro richiesta. Dopo alcuni interventi delle Volanti , i due genitori stanchi di subire tanta violenza decidevano, dopo l’ennesima lite di denunciarne la sua condotta presso questi uffici. Avviate le indagini del caso si provvedeva a denunciarlo alla locale Procura della Repubblica che,valutato il pericolo di reiterazione del reato e le condotte violente, ha chiesto al GIP la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa dei genitori.

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