La comunità di Saline Joniche ha reso omaggio al Brigadiere Pietro Laganà, eroe della Guardia di Finanza, ricordandone il sacrificio e il valore come esempio per le generazioni future
Si è svolta oggi a Saline Joniche, nel comune di Montebello Ionico, la cerimonia in ricordo del Brigadiere della Guardia di Finanza Pietro Laganà, insignito della Croce di Guerra al Valor Militare alla memoria. L’iniziativa si è tenuta alla presenza del Comandante Regionale Calabria della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Gianluigi D’Alfonso, insieme alle principali autorità civili e militari della provincia.
Laganà faceva parte dell’equipaggio della nave dragamine “R.D. 36” della Guardia di Finanza, a sua volta decorata con la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il riconoscimento gli fu attribuito per l’eroico contributo durante la seconda guerra mondiale. Il 20 gennaio 1943, infatti, al largo delle coste libiche, l’equipaggio della “R.D. 36” tentò di soccorrere altre unità navali durante la cosiddetta “battaglia dei convogli”. In quell’occasione, sacrificando la propria vita, i militari riuscirono a consentire a diversi commilitoni di salvarsi.
La cerimonia si è svolta presso la stele inaugurata nel 2007 in memoria del Brigadiere, situata nel suo paese d’origine. Alla commemorazione ha preso parte anche la figlia, Silvana. Durante il momento di raccoglimento è stata deposta una corona di alloro, sono stati resi gli onori ai caduti e il Cappellano Militare, Don Antonio Pappalardo, ha recitato la “preghiera del finanziere”.
Nel suo intervento, il Generale D’Alfonso ha ringraziato i familiari del Brigadiere e le autorità intervenute, sottolineando l’importanza di ricordare coloro che, nella prima e nella seconda guerra mondiale, hanno servito il Paese con coraggio ed eroismo. Ha, inoltre, evidenziato come il ricordo di quanti hanno sacrificato la propria vita per la Patria rappresenti ancora oggi un esempio di spirito di sacrificio, identità e appartenenza allo Stato.
Il ricordo del Brigadiere Laganà, come quello di tutti i caduti, assume così un valore che va oltre la ritualità. È un impegno rivolto soprattutto alle nuove generazioni, affinché sappiano raccogliere il testimone di valori universali come libertà, giustizia e solidarietà, mantenendo vivo il senso di responsabilità e alimentando la coscienza civile del Paese.