Il consigliere regionale Pietro Molinaro chiede l’attuazione della Mozione 108 per utilizzare 13,8 milioni di euro del fondo FinAgri-Calabria a sostegno di oltre 20mila imprese agricole e della pesca
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Pietro Molinaro torna a sollecitare interventi concreti a sostegno delle imprese agricole e della pesca calabresi, ribadendo l’urgenza di avviare le azioni previste dalla Mozione 108 del 21 gennaio 2025. L’obiettivo è quello di garantire liquidità a un comparto che, negli ultimi anni, ha visto aggravarsi le proprie difficoltà finanziarie a causa della pandemia da Covid-19, del conflitto in Ucraina, delle calamità naturali, dei danni provocati dai cinghiali e dalle epizoozie.
Le criticità si sono accentuate anche di recente, soprattutto per le aziende che hanno portato avanti investimenti cofinanziati dal PSR 2014/2022 e che hanno dovuto anticipare tutte le spese necessarie per la rendicontazione finale. «Le aziende hanno dovuto attingere alle proprie riserve per completare la rendicontazione finale raschiando il fondo della liquidità disponibile», ha spiegato Molinaro.
Con la mozione approvata dal Consiglio Regionale, viene autorizzato l’impiego di 13,8 milioni di euro non ancora utilizzati dal fondo rotativo “FinAgri-Calabria”, da destinare alle imprese agricole e della pesca attraverso lo strumento della cambiale agraria e ittica. Tale meccanismo, previsto anche dalla legge regionale n.30/2012, potrà essere utilizzato con il supporto dei consorzi fidi operanti nel settore.
«Com’è noto l’utilizzo del fondo rotativo “Fin-Agri-Calabria”, che ha una dotazione complessiva di 25,5 milioni di euro, è stato oggetto nel 2024 di un Avviso pubblico, che, ha impegnato meno della metà delle risorse disponibili, ovvero 11,7 milioni di euro, beneficiando solo 111 aziende, probabilmente le più strutturate», ha ricordato Molinaro. Numeri che appaiono ridotti se rapportati alle oltre 20mila imprese agricole attive in Calabria nel 2023, con quasi 87mila operai agricoli impiegati.
Le risorse inutilizzate ci sono, così come gli strumenti giuridici e finanziari. Per questo Molinaro ha chiesto al Dipartimento Agricoltura di agire rapidamente: «Sollecito un’azione rapida e risolutiva da parte del Dipartimento Agricoltura, che aveva manifestato condivisione, per dare una risposta concreta alle aspettative del settore».