Nasce in Calabria il cimitero dei migranti

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Ad Armo, frazione di Reggio Calabria, è nato il “cimitero dei migranti”, su iniziativa del Comune e grazie alla cura del parroco della Santissima Maria Assunta, don Alain Alen, africano, dunque migrante anche lui. “L’obiettivo è di dare dignità a quelle persone. Se non l’hanno avuta da vivi, vogliamo fare in modo che l’abbiano almeno da morti”, spiega suor Lina Guzzo, una scalabriniana della comunità di Reggio Calabria. Nel piccolo cimitero di Armo, dunque, oggi oltre alle salme del posto ci sono 45 africani (in maggioranza etiopi e nigeriani) che sognavano l’Europa e che invece hanno trovato la loro morte in mare. Tra loro, quattro bimbi tra i 2 e i 3 anni.
    “Quei monticelli di terra rappresentano storie, tutte diverse – racconta la suora -, ora con il parroco abbiamo intenzione di fare un progetto dedicato”. “Con una decina di parrocchiani – ha detto don Alain -, più della metà signore anziane con problemi di salute, abbiamo dato una sistemata alle tombe dei nostri fratelli naufragati”.
   

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