Esclusa l’intossicazione alimentare: l’Asp individua l’origine nei pozzi interni alla struttura
Quello che sembrava un classico caso di intossicazione alimentare si è trasformato in una vicenda più complessa. Il 23 agosto, decine di ospiti di un villaggio turistico di Nicotera Marina hanno accusato forti malesseri dopo un pasto consumato nella struttura. Cinque persone sono finite in ospedale, mentre circa sessanta sono state assistite dalla Guardia medica sul posto.
Le prime ipotesi puntavano su cibi contaminati, ma le indagini dell’Asp di Vibo Valentia hanno escluso questa possibilità. Le analisi condotte dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno non hanno riscontrato agenti patogeni negli alimenti. In via precauzionale, tuttavia, furono distrutti circa 300 chili di prodotti alimentari e la cucina venne sottoposta a sanificazione straordinaria.
Il vero nodo è emerso in seguito: durante le ispezioni, i tecnici hanno scoperto che la cucina utilizzava acqua proveniente sia dalla rete comunale sia da un pozzo interno. Proprio quest’ultimo presentava valori anomali. Le analisi del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (Sian), confermate dall’Arpacal, hanno rivelato parametri fuori norma.
Dapprima furono bloccati due distributori, ma il 28 agosto la misura si è estesa a tutta la struttura con la sospensione dell’acqua potabile. L’inchiesta ha dunque chiarito che i malori non erano legati al cibo, ma alla contaminazione idricadel villaggio.