NO Ponte: “Il CIPESS approva, la mangiatoia può continuare, ma noi non ci stiamo.”

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Movimento No Ponte

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato del movimento NO Ponte Calabria, che prende posizione in seguito all’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto da parte del CIPESS.

Il tono del documento è fortemente critico e denuncia quello che viene definito “l’ennesima porcata di Stato”, frutto – si legge – “dell’arroganza di un governo che calpesta tutto e tutti, soprattutto gli interessi reali degli italiani”.

Secondo il movimento, l’esito favorevole del CIPESS non rappresenta un reale passaggio tecnico, ma piuttosto una decisione di natura politica già ampiamente prevista: “La sicurezza con cui da tempo annunciavano l’esito di questo passaggio dimostra che non si è trattato di una valutazione tecnica, ma dell’ennesima forzatura politica, e la presenza della Meloni ne è una conferma plateale”.

Nel comunicato si richiama, inoltre, il parere della Commissione VIA-VAS, che – pur approvando il progetto – aveva posto 62 prescrizioni considerate dal movimento talmente rilevanti da “imporre di rifare il progetto da capo”.

Il vero obiettivo, secondo il movimento, sarebbe l’apertura di nuove opportunità economiche per soggetti già noti: “Chi oggi festeggia l’approvazione non lo fa perché crede che il Ponte si farà – neanche i più accaniti sostenitori ci credono – ma perché si apre ulteriormente la mangiatoia: una pioggia di soldi pubblici per i soliti noti, a partire dal miliardo e mezzo di penale da pagare a Eurolink in caso di stop”.

La nota accusa il Governo di ignorare i segnali di allarme lanciati dagli organismi di vigilanza e denuncia il progressivo definanziamento di altri settori chiave: “Intanto si sottraggono risorse vere alle emergenze di Calabria e Sicilia: fondi cancellati per l’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, tagli al PNRR, sanità al collasso, scuole che cadono a pezzi, trasporti interni da terzo mondo. Per tutto questo non ci sono soldi. Per il Ponte, sì”.

Infine, il movimento rilancia la mobilitazione prevista per il 9 agosto a Messina, dichiarando: “Non ci fermeranno né le minacce repressive, né il Decreto Sicurezza, né le fandonie sulle ‘infiltrazioni’ o gli ‘ambienti antagonisti’… Calabria e Sicilia non sono zone da occupare, da espropriare, da militarizzare”.

Il comunicato si conclude con uno slogan che sintetizza la posizione del movimento:
“No al Ponte, sì al futuro. No alla mangiatoia, sì alla dignità dei nostri territori.”

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