Giuseppe Ranuccio commenta la nuova giunta regionale annunciata dal presidente Occhiuto: “Serve chiarezza, rappresentanza e competenza per tutta la Calabria”
“Il Presidente Roberto Occhiuto ha annunciato la composizione della nuova giunta regionale della Calabria.
Prendiamo atto delle nomine e auguriamo buon lavoro agli assessori designati, nella certezza che la Calabria meriti serietà, visione e competenza.
Non partiamo da pregiudizi: giudicheremo sulla base dei provvedimenti e dei risultati. Tuttavia, alcune scelte richiedono chiarezza pubblica e meritano osservazioni nel merito.
Da una prima lettura emerge una significativa concentrazione di deleghe strategiche e leve finanziarie nell’orbita del Presidente Occhiuto e di Forza Italia. È un assetto che impone trasparenza e responsabilità rafforzate, perché centralizzare potere significa assumersi tutto il peso delle decisioni.
Inoltre, la frammentazione di funzioni come promozione, turismo e internazionalizzazione solleva interrogativi sulla governance di strumenti delicati, inclusa la Calabria Film Commission: la regione Calabria non può permettersi competenze incerte, sovrapposizioni e rallentamenti.
Altro punto decisivo riguarda la rappresentanza territoriale. Intere aree della regione, a partire da Crotone, Vibo Valentia, la Piana e la città di Reggio Calabria, restano senza una presenza diretta in giunta. Non è questione di bandierine: è rispetto verso comunità che non possono sentirsi di serie B e che meritano pari ascolto e pari peso istituzionale.
In campagna elettorale qualcuno prendeva in giro Tridico per la “gaffe” sulle province. Oggi, però, con la nomina della giunta regionale si fa peggio: Crotone e Vibo Valentia non sono ignorate a parole, ma nei fatti.
A questo si aggiunge la necessità di definire con chiarezza il futuro istituzionale della Calabria.
Sembra che la priorità sia aggiungere posti in giunta, mentre, ad esempio, il trasferimento delle funzioni alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, chiesto da anni dai territori, continua a rimanere al palo.
Un’area che rappresenta oltre mezzo milione di persone non può restare ai margini.
Infine, una considerazione sulla linea politica: la Calabria ha già pagato abbastanza logiche di amichettismo, tanto care alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e, a quanto pare, riprese anche qui.
La nostra regione non ha bisogno di fedeltà personali, ma di competenza, apertura e responsabilità.
Dai banchi dell’opposizione eserciteremo vigilanza rigorosa e costruttiva. Saremo i primi a riconoscere risultati utili ai cittadini e ai territori; allo stesso tempo, denunceremo con fermezza sprechi, favoritismi o decisioni che penalizzino parti della regione.
La Calabria non ha bisogno di cerchi chiusi, ma di istituzioni capaci, trasparenti e coraggiose.
Noi saremo lì, a difesa dei calabresi e del loro diritto a una regione moderna e giusta.
                
		






























