Operazione Jerry, disposta nuova valutazione per sospensione carcerazione

496

La Corte Suprema di Cassazione, V. sezione penale, in accoglimento del ricorso proposto dagli avvocati Letterio Rositano del foro di Palmi e Gianfranco Giunta del foro di Reggio Calabria, ha disposto l’annullamento con rinvio per una nuova valutazione dell’ordinanza con cui il Tribunale di Sorveglianza aveva respinto la richiesta di sospensione dell’ordine di carcerazione per le gravi condizioni di salute in cui versa il loro assistito.

 Arcuri Marco da Rosarno, condannato definitivamente nel proc. c.d. “Jerry” dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria alla pena di 15 anni e 4 mesi quale promotore di una organizzazione internazionale dedita al traffico di droga, che aveva importato dal Sudamerica ingenti quantità di cocaina, è, infatti, affetto da una patologia molto seria.

Questo è il secondo annullamento, atteso che già la prima sezione aveva cassato la prima ordinanza reiettiva del Tribunale di Sorveglianza partenopeo.

Condivisa, quindi, ancora una volta, la tesi della difesa secondo cui la gravità del titolo di reato in esecuzione non può essere opposta quale condizione ostativa alla sospensione della carcerazione in presenza di malattie severe in ragione della copertura costituzionale e sovranazionale che tutela la salute dei cittadini.

Nel ricorso, inoltre, è stata segnalata la inadeguatezza del sistema sanitario penitenziario nel poter fronteggiare, garantendo le medesime opportunità terapeutiche che il detenuto potrebbe ricevere all’esterno, patologie di una certa severità.

Forti di questo ulteriore annullamento, gli avvocati Letterio Rositano e Giunta si dichiarano fiduciosi circa la possibilità di fare scarcerare il proprio assistito, al fine di farlo curare al meglio

Articolo precedente Occhiuto tra i governatori con gradimento più alto in Italia – Giannetta:”Notizia che ci inorgoglisce”
Articolo successivoLa Carovana della Prevenzione fa tappa a Rosarno: una giornata all’insegna della salute e della speranza