A Verbicaro la Festa Provinciale di Rifondazione unisce dibattiti politici, musica e partecipazione per rilanciare un’alternativa di sinistra
A Verbicaro, in provincia di Cosenza, sabato 24 e domenica 25 agosto si terrà la Festa Provinciale di Liberazione, promossa dalla Federazione di Cosenza del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea e organizzata con il circolo “Che Guevara“. Due giornate che uniscono dibattiti politici, musica e momenti di socialità, con al centro temi come la pace, la condanna al genocidio in Palestina, la contrarietà al ponte sullo Stretto, il disarmo, il lavoro e la giustizia sociale.
La manifestazione avrà una forte valenza politica e vedrà la partecipazione di figure di rilievo a livello regionale e nazionale. Tra i presenti Ferdinando Laghi, Mimmo Lucano, Anna Laura Orrico, Fernando Pignataro, Mimmo Serrao, Felice Spingola, Antonio Lo Schiavo, Flavio Stasi e Michele Tripodi. Non mancheranno inoltre rappresentanti del mondo sindacale come Saverio Bortoluzzi, Andrea Ferrone, Gianfranco Trotta e Vincenzo Laurito, insieme a esponenti dell’attivismo sociale e pro-Palestina come Biagio Conte e Ahlam Shahin.
L’apertura della festa è in programma sabato alle 18:30 con il dibattito “Guerra e disarmo: prospettive per #STOPReArmEurope”, che vedrà la partecipazione di amministratori, attivisti ed europarlamentari e si concluderà con l’intervento del segretario nazionale di Rifondazione, Maurizio Acerbo. La serata proseguirà con il concerto di Salvatore Spingola, in arte Tury, che proporrà un repertorio dei Nomadi.
Domenica, sempre alle 18:30, sarà la volta del dibattito “Tirocinanti a vita? È ora di cambiare”, dedicato alla precarietà dei tirocinanti calabresi, con il contributo di sindacati, istituzioni e società civile, e la conclusione del segretario provinciale Gianmaria Milicchio. A seguire, la chiusura musicale sarà affidata all’unico spettacolo calabrese dei Jahmila.
La Festa Provinciale di Liberazione a Verbicaro si propone così come un’occasione di confronto e partecipazione, con l’obiettivo di rilanciare un’alternativa di sinistra contro guerre, sfruttamento, disuguaglianze e grandi opere considerate inutili come il ponte sullo Stretto.
