Un detenuto nel carcere di Palmi nel circuito Media Sicurezza, ha strattonato e stretto le mani al collo di un assistente della Polizia penitenziaria “tentando di strangolarlo per futili motivi e solo l’immediato intervento di un congruo numero di personale ha evitato che la situazione degenerasse”.
A darne notizia il segretario provinciale dell’Osapp, Organizzazione sindacale autonoma della Polizia penitenziaria, Marco D’Agostino.
“Scontato dire – afferma – quanto questo fenomeno in continua crescita sia aiutato dalla cronica assenza di personale che vede gli uomini e le donne della Polizia penitenziaria sempre più vittime degli aggressori e del sistema che è ormai al collasso”.
“L’ennesima aggressione al personale della Polizia penitenziaria a Palmi – afferma Pasquale Montesano, segretario generale aggiunto Osapp – evidenzia come la situazione complessiva risente del grave sovraffollamento generale e della straordinaria penuria di agenti della Polizia penitenziaria, stimata una carenza di 100 unita. Del resto a livello nazionale sono 16mila i detenuti oltre la capienza, mentre ammontano a oltre 17 mila le unità mancanti alla Polizia penitenziaria, la quale subisce carichi di lavoro insostenibili e viene sottoposta a turnazioni massacranti con la compressione dei più elementari diritti, anche di rango costituzionale, nella sostanziale indifferenza delle istituzioni. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il governo Meloni hanno il dovere di fermare la carneficina in atto, così come hanno l’obbligo di legge, politico e morale di garantire condizioni di lavoro accettabili e dignitose alle donne e agli uomini della Polizia penitenziaria, che sono ormai stremati nelle forze e mortificati nel morale”.