Palmi, Natale Pace: Continua la spoliazione dei servizi ospedalieri della Piana

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Ci risiamo, il sistema non si inceppa, ormai è talmente collaudato che funziona in automatico: diminuisce il personale, non si provvede alla sostituzione, si chiudono reparti, poi magari se ne riapre qualcuno, per un continuo, storico stillicidio che ha portato la Piana su sette presidi ospedalieri (e mezzo se si considera lo spreco di Rosarno) che in tempi di vacche grasse servivano un minor numero di utenti rispetto ad oggi, specie in estate, a non averne funzionante neppure uno non dico completo di tutti i reparti, ma almeno capace di dare la sia pur minima risposta ai bisogni di spedalizzazione.

            E almeno funzionasse la medicina del territorio, almeno venissero potenziate le strutture private, che anche quelle piangono lacrime per riduzione dei budget e pagamenti ritardati artatamente fino all’inverosimile.

            E’ un sistema collaudato che ha fatto diventare cimiteri sanitari Palmi, Gioia Tauro, Taurianova, Oppido, Cittanova, Polistena, giocando sul infantile politica delle amministrazioni locali di difendere il proprio anche a spese del vicino, non capendo che proprio quello era il meccanismo per perdere il proprio e quello del vicino. Guerre di campanile che hanno messo Palmi contro Gioia Tauro, Palmi e Gioia Tauro contro Polistena, metà Sindaci della Piana contro l’altra metà.

Anche la chiusura di Pediatria e Ostetricia a Polistena rientra nel meccanismo di spoliazione della spedalità nella Piana. Se accettiamo supinamente anche questo provvedimento, vuol dire che accettiamo supinamente il deserto, che anche Polistena chiuda da cimitero sanitario e Giofrrè e Scura devono che il livello è colmo.

Qualcuno dirà: vabbè, ma ora avrete il nuovo Ospedale della Piana (ma guai a chiamarlo Ospedale unico che apriticielo!). Già, ma la storia non ci ha insegnato nulla? Se dalle parole (progetto preliminare) ai primi fatti (progetto definitivo) ci sono voluti tanti anni al punto da dover raddoppiare il necessario investimento iniziale, e parliamo ormai di centinaia di milioni di euro; se nessuno parla ancora di progetto esecutivo e di consegna dei lavori e conseguente avvio dei cantieri; quanti anni saranno necessari per la inaugurazione e l’apertura dei reparti? Quattro, cinque, di più? Ma non abbiamo imparato nulla dal passato? E comunque, intanto come si risponde alle richieste di sanità e spedalizzazione della Piana? Qual è il progetto del Commissario Scura e di quello dell’Asp di Reggio Calabria per la sanità nella Piana dei prossimi cinque anni. I cittadini hanno bisogno di saperlo, gli anziani, gli ammalati, i parenti degli anziani e degli ammalati hanno diritto di saperlo e i Sindaci, tutti insieme, con la fascia farebbero bene a farsi carico della garanzia di questo diritto, CONVOCANDO nella Piana i due Commissari e pretendendo chiarezza sui programmi che non attengono alla sfera personale di Scura e Gioffrè, ma al diritto di centinaia di migliaia di persone e, soprattutto revocando il malevolo provvedimento di chiusura di Pediatria e Ostetricia di Polistena, assegnando a quel presidio ospedaliero e ai reparti carenti di personale, forze mediche e infermieristiche fresche..

Altrimenti…. arrabbiamoci, ma sul serio, e con democrazia e rispetto facciamo sentire forte la voce della Piana.

ORABASTA!

IL CONSIGLIERE COMUNALE            Natale Pace

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