Resti di elefante in lago Cecita, Oliverio: Risultati importantissimi, emerge ricchezza del nostro territorio

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Lo scorso 17 settembre sulla riva meridionale del Lago Cecita, in Sila, sono stati trovati i resti di un “Elephas antiquus”, elefante dalle zanne dritte. Per via della siccità che ha caratterizzato il periodo, le acque si sono ritirate con la conseguente emersione di aree sommerse. È bastato questo per avvalorare una tesi sostenuta da tempo da studiosi e archeologi, circa l’importanza del comprensorio montano della Sila Grande, sia per la conoscenza del patrimonio “paleo-archeologico” che per le dinamiche insediative che hanno interessato la zona, dalla Preistoria all’Alto Medioevo. L’Elephas appartiene ad una specie estinta di elefante, vissuta nel Pleistocene medio e superiore (all’incirca da 550.000 a 70.000 anni fa). Questa informazione farebbe propendere per una datazione molto antica del contesto del lago Cecita. Dei risultati di questi rinvenimenti si è discusso in una conferenza al Centro visite “Cupone” di Camigliatello Silano. “I risultati di questa eccezionale e straordinaria scoperta – ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio – sono importantissimi perché fanno emergere la ricchezza complessiva del nostro territorio. Su di essa continueremo ad investire per sostenerla e per andare oltre”.

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