Sciolti consigli comunali di Limbadi e Platì per mafia

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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha sciolto per infiltrazioni mafiose i Consigli comunali di Limbadi e Platì. Limbadi era stato al centro dell’attenzione nelle settimane scorse dopo che il 4 aprile era morto un uomo di 42 anni, Matteo Vinci, ed era rimasto gravemente ferito il padre Francesco, di 70, a causa dello scoppio di una bomba collocata sotto l’automobile sulla quale viaggiavano i due. Mentre il Comune di Platì é stato sciolto più volte per mafia in passato, per Limbadi é la prima volta. L’unico precedente risale al 1983, quando il Consiglio comunale appena eletto non si potè insediare per l’annullamento della elezioni comunali per la presenza tra gli eletti di persone ritenute legate alla ‘ndrangheta.
    L’attuale sindaco di Limbadi, Pino Morello, ha contestato fortemente la decisione del Consiglio dei Ministri. “Noi la ‘ndrangheta – ha detto – l’abbiamo sempre combattuta con i fatti e non con le parole. Faremo subito ricorso al Tar e vinceremo”.

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