Successo per il IV Incontro di Geostoria Interculturale Calabrese – Identità e Diversità a Cinquefrondi

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Grande partecipazione e intensa adesione emotiva hanno caratterizzato il IV Incontro del ciclo “Geostoria Interculturale Calabrese – Corso laboratoriale partecipativo 2025, svoltosi presso la Mediateca Comunale di Cinquefrondi ieri sera 23/06/2025. L’evento, promosso e curato dal Prof. Ferdinando Giovinazzo, presidente dell’Associazione C.P.S. “Insediamento NaturaCultura”, ha visto il coordinamento della linguista calabrese Iolanda Talotta e del professore Antonio Napoli, esponente centrale dell’Associazione Valle del Marro. Il tema affrontato, “La Calabria dal Settecento al Novecento: economia, letteratura e mobilitazione sociale”, ha dato vita a un autentico momento di riflessione collettiva, in cui storia, cultura e identità calabrese hanno dialogato con le urgenze del presente. L’incontro si è aperto con un richiamo al precedente appuntamento, dedicato alla Calabria antica, e un confronto vivace sulle radici filosofiche e archeologiche del territorio. A seguire, il cuore dell’iniziativa ha ruotato attorno alla figura di Pasquale Creazzo, poeta del popolo e coscienza critica della Calabria del Novecento. L’intervento appassionato dell’intellettuale militante Alberto Conia ha permesso di riscoprire l’attualità e la profondità del messaggio civile e umano contenuto nei suoi versi. Momenti di intensa partecipazione emotiva hanno accompagnato la lettura di alcuni testi, in particolare “La Befana”, poesia capace di coniugare tenerezza e denuncia sociale, letta per l’occasione dal sindaco Michele Conia, visibilmente emozionato per la calorosa partecipazione di tutte le associazioni di Cinquefrondi, dei volontari del Servizio Civile 2024-2025, delle operatrici del progetto “Viviamo Cinquefrondi” e di numerosi cittadini e cittadine della Piana. Un momento particolarmente toccante è stato la proiezione del video che ritraeva un anziano bracciante agricolo di San Giorgio mentre recitava a memoria “Lu zappaturi”: testimonianza viva di una cultura orale che resiste e trasmette saperi e valori al di là dei limiti scolastici e sociali. Tra i ringraziamenti più sentiti, quello di Nelly Creazzo, erede del poeta, che ha espresso profonda gratitudine per l’organizzazione di eventi così densi di significato e memoria. La serata si è conclusa con la lettura della poesia “Pace”, autentico ponte tra passato e presente, capace di restituire la forza profetica della parola poetica in tempi ancora segnati da diseguaglianze e conflitti. Il IV Incontro ha confermato ancora una volta il valore della cultura calabrese come strumento di crescita collettiva e cittadinanza attiva, in un percorso condiviso di riscoperta, memoria e impegno.

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