Viveva da sola in condizioni difficili. A lanciare l’allarme sono stati i vicini di casa, preoccupati dal suo silenzio
Tragedia della solitudine a Taurianova, nel Reggino, dove una donna di circa sessant’anni è stata trovata morta nella propria abitazione. A fare la terribile scoperta sono stati i Carabinieri e i sanitari del 118, allertati da alcuni vicini, insospettiti perché da giorni non avevano più notizie della donna.
Quando i soccorsi sono entrati nell’appartamento, si sono trovati davanti a una situazione di estremo degrado: la casa era senza luce né acqua corrente, con chiari segni di disagio e abbandono. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, mentre gli investigatori hanno avviato gli accertamenti di rito per chiarire le cause della morte, che — secondo i primi rilievi — sarebbe riconducibile a un malore improvviso.
La donna, secondo quanto riferito dai residenti della zona, viveva da tempo in completa solitudine, mantenendo solo sporadici contatti con i vicini. Una vita appartata, consumata nel silenzio e nella difficoltà quotidiana.
L’intera comunità di Taurianova è rimasta profondamente colpita dalla notizia. L’episodio riaccende l’attenzione su un fenomeno sempre più diffuso: quello delle persone fragili o anziane che vivono sole, spesso invisibili agli occhi della società e lontane dai circuiti di assistenza sociale.
Un dramma silenzioso che chiama a riflettere sulla necessità di presenze più vicine e reti di sostegno più solide, per evitare che la solitudine diventi, ancora una volta, una tragedia.