Vaccini, Mulè (sottosegr. Difesa): “Doveroso fare chiarezza immediatamente su morte del sottoufficiale, ma non bisogna farsi prendere dal panico”

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Vaccini, Mulè (sottosegr. Difesa): “Doveroso fare chiarezza immediatamente su morte del sottoufficiale, ma non bisogna farsi prendere dal panico”

“Da qui a 2-3 settimane saremo pronti per vaccinare a manetta chiunque. Stiamo reclutando un esercito di medici, che io chiamo angeli del vaccino”

 

Il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè (FI) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

 

Sul caso della morte del sottoufficiale dopo aver ricevuto il vaccino Astrazeneca. “Intanto doverose condoglianze alla famiglia del sottoufficiale –ha affermato Mulè-. Il Ministero della Difesa si attiene a quello che dice la scienza, a quello che dicono le autorità, l’Aifa ha ritirato il lotto in via precauzionale e questo è lodevole perché immediatamente è partita un’iniziativa che deve fare chiarezza. Su 5 milioni di vaccini Astrazeneca inoculati in Europa, le morti sono state 30, un dato statisticamente irrilevante ma dal punto di vista delle persone è un dato tragico. Non bisogna però farsi prendere dal panico e diffidare dai vaccini, bisogna indagare e nel giro di pochi giorni ottenere una risposta. Capiamo se e cosa c’è di sbagliato in quel lotto, quello che sicuramente non bisogna fare è dire: va tutto bene, non c’è nessun pericolo. La farmacovigilanza sta lì per questo. I vaccini, prima di essere immessi sul mercato, sono sottoposti ad una somministrazioni su pazienti, che però sono limitate, è ovvio che quando si allarga la platea a decine di milioni di persone è possibile che esistano correlazioni non viste durante la sperimentazione del vaccino. Però è corretto adesso affidarsi alla farmacovigilanza e pretendere delle risposte nel giro di pochi giorni”.

 

Sulla campagna vaccinale. “L’apparato del Ministero della Difesa ha già attrezzato centri vaccinali in tutta Italia e vaccina quotidianamente migliaia di persone. Ora si sta verificando la logistica, come arrivare ad esempio nei paesi di montagna, tutte le strutture sono state individuate per fare in modo che da qui a 2-3 settimane, quando arriveranno dosi in grande quantità, questo Paese sia pronto e preparato per vaccinare a manetta chiunque. Si sta reclutando un esercito di medici, che io chiamo angeli del vaccino, per vaccinare il più possibile. Non ci potranno essere più alibi. Le dosi stanno arrivando, stanotte sono arrivate più di mezzo milione, ma ancora non abbiamo quella quantità che ci consenta di mettere in sicurezza il Paese, l’avremo tra 2-3 settimane. In quel momento i centri vaccinali, altro che le Primule, dovranno funzionare a pieno ritmo”.

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