WWF, da Pantano di Saline un grido per l’ambiente: la Rete COPATSS unisce lo Stretto con progetti e soluzioni per difendere il territorio

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Osservatorio Ornitologico WWF sul Pantano di Saline

All’Osservatorio WWF di Saline incontro con realtà associative e comunità locale per riflettere sulle sfide ambientali della costa jonica e sulle strategie di valorizzazione dell’Area dello Stretto.

Si è svolto ieri, presso l’Osservatorio Ornitologico WWF sul Pantano di Saline, un incontro dedicato all’avifauna e alle tematiche ambientali della costa jonica e dell’area grecanica. L’iniziativa, promossa dall’Organizzazione Aggregata WWF della provincia di Reggio Calabria, rientra nell’ambito delle attività della Rete COPATSSComunità di Patrimonio Territorio Stretto Sostenibile, nata nei mesi scorsi e composta da oltre sessanta realtà messinesi e reggine impegnate nella tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale dello Stretto di Messina.

La serata è iniziata alle 18.30 con una visita guidata al Pantano, seguita da una sessione di birdwatching che ha permesso ai partecipanti di osservare da vicino le specie presenti negli stagni in questo periodo. Alle 20.00, la comunità si è ritrovata per un momento conviviale con un rinfresco a base di prodotti locali, accompagnato da musica dal vivo ispirata alle tradizioni culturali del territorio.

A introdurre l’assemblea-dibattito è stata Gabriella Familari, presidente dell’O.A. WWF di Reggio Calabria, che ha illustrato le attività dell’associazione e fornito un quadro aggiornato sulla situazione ambientale dell’area e della costa jonica reggina, evidenziando sia i risultati positivi raggiunti sia le criticità ancora da affrontare.

Successivamente, hanno preso la parola i rappresentanti delle realtà associative dell’Area Grecanica, tra cui il Gruppo Archeologico e il Laboratorio Territoriale San Lorenzo-Condofuri, presentando progetti e iniziative in corso. Tra questi, il rilancio del Museo Archeologico “A.G.” e il progetto del “Parco a mare” di Condofuri. Ampio spazio è stato dato anche al confronto sulle conseguenze della crisi ecoclimatica globale che si riflettono sul territorio: siccità, incendi, carenza idrica, dissesto idrogeologico e riduzione della produzione primaria.

In chiusura, i rappresentanti della Rete COPATSS hanno collegato le problematiche locali alle azioni più ampie di difesa e valorizzazione del patrimonio dell’intera Area dello Stretto, sottolineando l’importanza di un impegno condiviso e costante.

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