Ancora una volta Cittanova diventa culla e teatro di eventi formativi e costruttivi curati, in questo caso, dall’Istituto Comprensivo “Cittanova – S. Giorgio Morgeto”, in sinergia con il Tribunale per i minorenni di Catanzaro ed il Comune di Cittanova.
Si è svolta il 4 aprile a Cittanova, presso il Polo della Legalità, l’iniziativa “Percorsi di Legalità” destinata a presentare il Progetto “Ciak… un processo simulato per evitare un vero processo”, realizzato dagli alunni della Scuola secondaria di I^ grado dell’Istituto, nell’ambito del quale sono state approfondite dagli intervenuti tematiche legate alla vita dei nostri giovani che, quotidianamente, si confrontano con una realtà spesso pericolosa e deviante.
La prof.ssa Eva Nicolò, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo, ha presentato il Progetto “Ciak…”, sostenuto e realizzato con la determinazione di una Scuola che crede, afferma e pone in essere molteplici e continue sinergie tra scuola e territorio per la prevenzione del disagio giovanile e tanto si adopera per lo sviluppo e l’affermazione della legalità. “E’ necessario recuperare la dimensione emotiva di ciascuno”, ha affermato il Dirigente Scolastico, “ed è proprio sulle emozioni dei giovani che bisogna puntare per allontanare il reale disagio oggi più che mai presente nella vita dei ragazzi. Il mondo degli adulti e quindi anche la Scuola, devono riuscire ad essere efficaci costruttori di percorsi educativi che, lungi dall’essere unicamente dei proclami, si pongano come esempio reale e siano riferimento certo e costante per le nuove generazioni”.
Il Sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino, ha espresso il proprio apprezzamento verso l’iniziativa e la garanzia di un sempre costante, reale ed attivo impegno della locale Amministrazione verso la Scuola. L’Ente Locale, sempre efficacemente vicino ed attento alle esigenze dell’Istituto, crede fermamente nella Legalità vissuta e praticata, nella Legalità come educazione continua, tanto da porsi come riferimento costante e portando, a supporto, le numerose opportunità già vissute e di quelle auspicabilmente futuribili, frutto di quotidiane sinergie tra il Comune, la Scuola e le altre Agenzie socio – educative presenti sul territorio.
Per il Tribunale dei Minori di Catanzaro, gli interventi dei Giudici Onorari dott.ssa Roberta Mallamaci e dott.ssa Annunziata Campolo, oltre a precisare i rischi del cyberbullismo hanno posto l’attenzione sull’importanza dell’ascolto e dell’osservazione, utilmente predittivi e preventivi dei fenomeni di devianza e, al contempo, primarie ed efficaci soluzioni nei casi in cui serve agire e trovare adeguate risposte alle problematiche comportamentali dei ragazzi. L’azione del Tribunale per i minorenni di Catanzaro,promotore, in sinergia con l’USR Calabria, del progetto “Ciak”, ha voluto proprio rappresentare l’ impegno volto a contribuire, in concreto, ma in modo inusuale, al processo di educazione alla legalità delle nuove generazioni che spesso identificano la legge e le regole come un limite alla libertà individuale e non come fondamento per la tutela dei diritti individuali e del bene comune.
E sulla violazione delle regole e della legge, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, dott. Antonio Marziale, ha focalizzato il proprio messaggio agli studenti ed agli adulti presenti: “La mia libertà finisce dove inizia la libertà dell’altro” ha affermato tra l’altro Marziale ed ancora “serve il rispetto delle regole, il rispetto di condotte consapevoli e mature da parte dei ragazzi e queste possono essere apprese e mantenute solo se l’adulto di riferimento non diventa un modello mafioso e inefficace”.
Il Progetto “Ciak”, affidato alla referenza esperta dell’avvocato Angela Valensise, docente dell’Istituto che,coadiuvata dalle attive e instancabili colleghe Spagnolo e Di Tommaso, ne ha curato ogni dettaglio con passione e perizia, ha dato vita alla “messa in scena” di un vero e proprio processo, già simulato dai ragazzi in un’aula del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria ed in questa occasione riproposto alla comunità locale alla presenza di Magistrati del Tribunale per i minorenni di Catanzaro, curatori del “copione”, ispirato a casi reali e significativi. La simulazione, arricchita da particolari e da vicende anche adattate alle necessità sceniche, ha consentito ai ragazzi di vivere un’esperienza diversa, se non unica,davvero utile a renderli consapevoli della necessità di un uso corretto e consapevole delle nuove tecnologie, senza esserne asserviti, ed al contempo di comprendere, concretamente, alcune tra le conseguenze cui possono andare incontro violando la legge.