Addio a Pippo Baudo, leggenda della televisione italiana

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Pippo Baudo, 1987

Si è spento a Roma il 16 agosto 2025, all’età di 89 anni, Pippo Baudo, uno dei volti più iconici e amati della televisione italiana. Con la sua scomparsa se ne va non solo un grande conduttore, ma un simbolo della cultura popolare italiana che ha attraversato oltre sessant’anni di storia dello spettacolo.

Una carriera da record

Nato a Militello in Val di Catania nel 1936, Baudo ha debuttato in televisione alla fine degli anni ’50 e ben presto si è imposto come il “padrone di casa” dei grandi varietà. Il suo nome resta indissolubilmente legato al Festival di Sanremo, che ha condotto 13 volte – un primato assoluto – in sette delle quali anche con il ruolo di direttore artistico.
Oltre a Sanremo, ha guidato programmi diventati pietre miliari come Settevoci, Canzonissima, Domenica In, Fantastico, Serata d’onore e Novecento.

Il talent scout della musica italiana

Baudo non è stato soltanto un presentatore impeccabile, è stato anche un vero scopritore di talenti. Grazie al suo fiuto televisivo, hanno trovato spazio artisti come Anna Oxa, Laura Pausini, Andrea Bocelli, oltre a numerosi altri protagonisti della musica e dello spettacolo italiano.

Un’eredità culturale

Per decenni Pippo Baudo ha incarnato lo stile, l’eleganza e la professionalità della Rai, entrando nelle case degli italiani con una naturalezza che lo ha reso familiare a più generazioni. La sua voce, i suoi modi garbati e la sua capacità di stare sempre al passo con i tempi hanno fatto di lui un autentico punto di riferimento.

Con la morte di Pippo Baudo, l’Italia perde un maestro di televisione e una figura che ha saputo raccontare il Paese attraverso spettacolo, musica ed emozioni condivise. Il suo ricordo resterà vivo nella memoria collettiva e nelle carriere degli artisti che ha contribuito a lanciare.

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