Allerta bomba Porto di Gioia Tauro, ma è esercitazione

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Una complessa esercitazione di “port security” si è svolta all’interno del porto di Gioia Tauro. L’evento, organizzato dalla Capitaneria di porto di Gioia Tauro, al Comando del Capitano di Fregata Francesco Chirico, è stata condotta nei piazzali in concessione alla società Autoterminal e ha coinvolto, oltre al personale di security della società Mct e alle guardie particolari giurate della Gioia Tauro Port Security, il personale della Capitaneria di porto, della Polizia di Frontiera, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco e del 118.

Lo scenario simulato è stato un attentato di matrice terroristica realizzato attraverso il posizionamento e la successiva esplosione di un ordigno nell’area di stoccaggio delle autovetture del terminal auto, in prossimità di una cabina elettrica, a cura di un attentatore di origine asiatica. Nell’esercitazione è stata coinvolta anche una nave porta macchine della Grimaldi, la “Grande New York”.

Durante la complessa attività, supervisionata da personale della sezione tecnica e difesa portuale della Capitaneria di porto di Gioia Tauro, diretta dal Capitano di Corvetta Domenico, sono stati verificati: la corretta implementazione delle misure di sicurezza, i tempi d’intervento delle varie componenti coinvolte per la gestione dell’emergenza e l’efficacia delle comunicazioni.

L’esercitazione ha evidenziato una buona organizzazione generale e i risultati rilevati sono da ritenersi più che soddisfacenti. L’attività addestrativa rientra fra quelle attività programmate, tese al miglioramento degli standard di sicurezza che la Capitaneria di porto di Gioia Tauro si è posta come obiettivo principale da raggiungere, anche alla luce delle norme internazionali e dell’Unione Europea vigenti in materia di security marittima.

 

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