Arrestato grazie a cane antidroga viene colto da un infarto

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E’ proprio vero che la paura fa novanta. A Mesocara (Crotone), dopo essere stato in arresto dai carabinieri avvenuto anche grazie al fiuto e allla capacità di “Nito”, un  pastore tedesco in servizio alle unità cinofile dei Carabinieri del Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia, Francesco Serrao è stato colto da un infarto.

L’episodio è avvenuto nella mattinata del 19 giugno dopo che i Carabinieri della Stazione di Mesoraca hanno trovato Serrao, pluripregiudicato, in possesso di 33 dosi di cocaina.
L’uomo, appena ha aperto le porte della propria abitazione all’alba, alla vista dei Militari è sembrato tranquillo, salvo poi cambiare visibilmente umore quando ha capito che sarebbe stato utilizzato anche un cane antidroga che dopo la complessa perquisizione ha fiutato una traccia in direzione dello sportellino del contatore dell’acqua. Una volta aperto è stata subito notata dai militari in un zona semi-interna, al fianco del contatore, una macchia di stucco dalla colorazione leggermente diversa dal resto dell’intonacatura; proprio lì vi era una “sasso” di stucco amovibile che chiudeva una piccola nicchia dentro cui venivano rinvenuti due astucci, con dentro 33 dosi di sostanza stupefacente (risultata poi al narcotest essere cocaina) e diverse centinaia di Euro in piccolo taglio.
  Serrao a questo punto veniva dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di droga, e del provvedimento ne veniva immediatamente informato il Sostituto Procuratore di Turno. Il soggetto, durante le ultime fasi delle operazioni inoltre asseriva di accusare un forte dolore al braccio sinistro, paventando un possibile infarto, poiché già in passato ne era stato vittima; anche qui, il Comandante di Stazione si è dimostrato deciso e concreto, e dopo aver contattato nuovamente il Magistrato, ha disposto che l’uomo fosse, opportunamente scortato, trasportato d’urgenza con l’ambulanza presso l’Ospedale civile di Crotone ove effettivamente i medici del nosocomio riscontravano il verificarsi di un infarto in atto e decidevano di trasferirlo presso l’unità coronarica di Germaneto, ove attualmente è ricoverato in terapia intensiva, in regime di arresti domiciliari.
Serrao ha anche ringraziato il Comandante di Stazione per la celerità dell’intervento: lo stesso soggetto confidava inoltre che di accusare dalla sera precedente delle piccole avvisaglie di malore, e concludeva dicendo che probabilmente non avrebbe mai chiamato i soccorsi, anche in caso di peggioramento delle condizioni, sperando che si trattasse di un malore passeggero.

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