Arrestato latitante della provincia di Reggio Calabria accusato di omicidio

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Vittorio Ierinò, originario di Gioiosa Jonica, ricercato dallo scorso luglio è stato arrestato ieri dai carabinieri. Ierinò, cinquantenne con precedenti penali per associazione a delinquere di stampo mafioso, è accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Salvatore Germanò, ex collaboratore di giustizia ucciso e poi seppellito nella sabbia lungo il fiume Gesso, a Borgo San Dalmazzo, nel Cuneese.

L’uomo è stato rintracciato dai militari dell’arma in un appartamento di Torino, i quali dopo aver sfondato la porta lo hanno bloccato prima che potesse mettere mano alla pistola – carica – che aveva con sé. Ierinò aveva sul comodino aveva anche una copia del libro di Oscar Wilde “L’importanza di essere onesto”. 

Per l’omicidio di Germanò sono già stati arrestati un carabiniere in pensione dalla fine del 2013, Pantaleone Parlato, 53 anni, e il geometra Piergiorgio Alessandro Mandrile, 43 anni, i quali stanchi delle minacce e delle pressioni dell’ex collaboratore di giustizia, espulso dal programma di protezione dopo una condanna per usura, avrebbero deciso di eliminare il loro aguzzino ricorrendo a Ierinò per l’esecuzione dell’omicidio.

 

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