Assessore Caligiuri inaugura la ristrutturata centrale idroelettrica “L avvenire” in località Guida di Bivongi

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 L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri inaugurerà sabato prossimo, 15 marzo 2014, alle ore 11.30 in località Guida di Bivongi, la ristrutturata centrale idroelettrica “L’avvenire”. Finanziata dalla Regione Calabria nel 1990  è emblema di archeologia industriale che si inserisce nell’ambito della filiera siderurgica delle Serre (che trova il suo punto più alto a Mongiana) dove, dopo 38 anni di lavori, nel settembre scorso e’ stato inaugurato il Museo delle Reali Ferriere Borboniche. Proprio nel 2014 ricorrono proprio cento anni dell’entrata in funzione della centrale azionata dalle acque dello Stilaro, ponendo Bivongi tra i pochi centri urbani calabresi allora provvisti di energia elettrica. L’inaugurazione sara’ preceduta alle ore 9.30 da una manifestazione presso la scuola media “Tommaso Martini” di Bivongi dove interverranno l’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri, il Sindaco di Bivongi Felice Valenti, il dirigente scolastico dell’Istituto “Stilo-Bivongi” Giuseppe Gelardi e il presidente del Consiglio d’Istituto Antonio Marrapodi. La relazione sarà tenuta dallo studioso di Archeologia Industriale Danilo Franco, che evidenzierà gli aspetti storici e il funzionamento di una delle prime centrali idroelettriche della Calabria. A chiusura della manifestazione sarà inaugurata la mostra documentaria e fotografica, che accompagnerà i visitatori della centrale. “L’inaugurazione della centrale idroelettrica di Bivongi conferma diversi elementi, tutti positivi”, dice l’Assessore Caligiuri. “Prima di tutto, bisogna concludere e valorizzare quello su cui in quarant’anni di vita regionale si e’ investito. Poi, occorre fare in modo che gli investimenti siano produttivi, producendo immagine e reddito per i territori. Inoltre, viene recuperata l’identità, non solo storica ma produttiva, dei luoghi, confermando, proprio nel caso della filiera siderurgica delle Serre, che in Calabria si creavano lavoro e prodotti, tanto e’ vero che ancora alla fine dell’Ottocento la nostra veniva ancora considerata una regione “industriale”. Altro dato e’ la riscoperta e la valorizzazione dell’archeologia industriale e degli ecomusei, settori di grande interesse in una terra che oggi esporta energia e che ha un patrimonio naturalistico molto esteso, composto da parchi, riserve ambientali e oasi marine, chilometri di coste e di boschi”. Caligiuri ha inoltre ricordato come la Regione Calabria proprio nell’area ha recentemente investito da un lato sulla rete dei musei (Reali Ferriere Borboniche di Mongiana, Museo dei Marmi di Soriano Calabro, Museo della Certosa a Serra San Bruno, Museo minerario di Pazzano) e dall’altro proprio sulla filiera produttiva che da Mongiana, passa per Stilo, Pazzano e Bivongi. Caligiuri ha concluso dicendo che “in questi anni abbiamo cercato di avere una visione organica per valorizzare i nostri tanti beni culturali, che devono integrarsi con l’offerta turistica, le eccellenze enogastronomiche, la produzione artigianale e le innovazioni tecnologiche”.

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