Assolto il rosarnese Michelangelo Garruzzo dal reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso

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La Corte d’Appello di Venezia, accogliendo in toto il gravame proposto dall’avvocato Letterio Rositano del Foro di Palmi, ha assolto, con formula pienamente liberatoria, Garruzzo Michelangelo, da Rosarno, dal delitto di estorsione continuato ed aggravato dall’utilizzo del metodo mafioso per non avere commesso il fatto. La vicenda  era nata da un’inchiesta condotta dalla DDA di Reggio Calabria in ordine a delle asserite ipotesi estorsive in danno di un imprenditore veneto. Tuttavia, a seguito dell’accoglimento dell’eccezione di incompetenza territoriale formulata dall’avvocato Rositano, il processo era stato trasferito presso il Tribunale di Padova che, all’esito del giudizio di prime cure, ha condannato il Garruzzo alla pena di anni 4 di reclusione. Nella giornata di venerdì scorso, la Corte d’Appello di Venezia, recependo pienamente le argomentazioni difensive dell’avvocato Rositano (in codifesa con l’avv. Giuseppe Muzzupappa) e ribaltando completamento la prognosi di colpevolezza espressa dai primi Giudici, ha mandato assolto l’imputato da tutte le accuse, disponendo, altresì il dissequestro di tutto il patrimonio del Garruzzo. Pienamente soddisfatto del risultato,  l’avvocato Rositano ha annunciato che, appena maturati i requisiti di legge, provvederà ad inoltrare istanza di risarcimento per l’ingiusta detenzione patita dal proprio assistito.

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