Il Consorzio Bivongi DOC segna un importante primato per la viticoltura calabrese, diventando il primo in regione ad adottare i contrassegni anticontraffazione di Stato sui propri vini. Una novità che punta a rafforzare la tutela del consumatore e a valorizzare l’eccellenza del territorio attraverso un sistema avanzato di certificazione e tracciabilità.
A partire dal 1° agosto 2025, ogni bottiglia di vino Bivongi DOC imbottigliata dovrà obbligatoriamente riportare il nuovo sigillo, che consentirà di seguirne il percorso lungo tutta la filiera produttiva. Grazie a un QrCode integrato, i consumatori potranno verificarne autenticità, provenienza e qualità direttamente dal proprio smartphone.
Grande la soddisfazione espressa dalla presidente del Consorzio, Adele Anna Lavorata: “Questa scelta rappresenta il nostro impegno a garantire la qualità della Denominazione, chi sceglie un vino Bivongi DOC deve avere la certezza di acquistare un prodotto autentico, rappresentativo del territorio e della nostra storia legata ai filari del Mito“.
Anche il direttore Giuseppe Perri ha evidenziato il valore dell’iniziativa: “Essere i primi in Calabria ad adottare il sigillo della Zecca di Stato è motivo di orgoglio. È un passo avanti nella tutela del nostro lavoro e nella promozione della cultura del vino calabrese.“

Il Consorzio Bivongi DOC, nonostante la recente costituzione, affonda le proprie radici nella tradizione vitivinicola della Magna Grecia e continua a distinguersi per qualità, innovazione e impegno. L’introduzione del sigillo antifrode rappresenta un ulteriore passo verso una maggiore competitività sui mercati nazionali e internazionali, contribuendo a consolidare l’identità del marchio e la fiducia dei consumatori.