Caporalato nella Piana, una denuncia per riduzione e mantenimento in schiavitù

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Il proprietario di un terreno a Rizziconi (Reggio Calabria) è stato denunciato con l’accusa di riduzione e mantenimento in schiavitù, in quanto nel corso di un controllo effettuato dagli agenti della Polizia di Stato sono stati scoperti tre caseggiati fatiscenti posti in affitto a 19 immigrati che avrebbero pagato una cifra compresa tra i 40 e i 50 euro mensili per usufruirne come dormitorio.

Sono altresì in corso ulteriori accertamenti della Guardia di Finanza sulle somme percepite e non dichiarate. I controlli si sono concentrati su tre aziende, ubicate rispettivamente a Rizziconi, Candidoni e Taurianova, dove sono stati trovati 36 lavoratori, 18 dei quali extracomunitari e 18 comunitari.

I risultati dell’attività, la quinta da novembre scorso, sono stati illustrati dal prefetto di Reggio Calabria dott. Claudio Sammartino, il quale ha a chiare lettere affermato come ”l’’attività di contrasto e di prevenzione al fenomeno del caporalato è per noi un monito continuo, quasi settimanale, perché ciascuno di noi è chiamato ad una grande responsabilità per sanare questa piaga. Il lavoro è una ricchezza per tutti e deve essere rispettato”.

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