Covid, Costa: “Terza dose? Possibile allargamento platea entro l’anno, ma attendiamo indicazioni della scienza. Mi auguro che questo non diventi argomento di dibattito politico, in questo caso la politica deve fare un passo di lato”

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Covid, Costa (sottosegr. Salute): “Terza dose? Possibile allargamento platea entro l’anno, ma attendiamo indicazioni della scienza. Mi auguro che questo non diventi argomento di dibattito politico, in questo caso la politica deve fare un passo di lato, la scelta spetta alla comunità scientifica. Green pass? Incremento tamponi assicura un tracciamento e un sequenziamento migliori. Il sistema sta reggendo, non possiamo permettere che una minoranza pregiudichi questo percorso”

 

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

 

Sulla terza dose. “Questa è una scelta che la politica fa in base a quelle che saranno le indicazioni scientifiche –ha affermato Costa-, mi auguro che questo non diventi argomento di dibattito politico e che tutta la politica sia compatta sulle indicazioni della scienza. Stiamo già iniziando per i fragili e gli over 60, è ipotizzabile che entro l’anno ci sia un allargamento della platea, ma attendiamo le indicazioni. Se temiamo che alcuni non vogliano farla? Dobbiamo affidarci al grande senso di responsabilità che i cittadini hanno ampiamente dimostrato. Dobbiamo assolutamente fare attenzione a non commettere errori sulla comunicazione, dobbiamo veicolare messaggi chiari, univoci, senza il rischio di non essere compresi e possiamo farlo se distinguiamo i ruoli. Ci sono scelte che spettano alla politica, in merito alla terza dose mi auguro che la politica faccia un passo di lato e che la scelta spetti alla comunità scientifica. Se così sarà, credo che i cittadini dimostreranno ancora una volta grande senso di responsabilità”.

 

Sui tamponi per ottenere il Green pass. “L’incremento importante dei tamponi effettuati ci permette un tracciamento migliore del virus e anche un migliore sequenziamento. E’ un altro dei benefici positivi derivante dal green pass. Anche altri Paesi europei stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di estendere il green pass sul modello italiano”.

 

Sul Green pass per i lavoratori. “Siamo perfettamente consapevoli che stiamo credendo ai cittadini e ai lavoratori ancora uno sforzo, ma c’è bisogno del contributo di tutti perché siamo in una fase delicata. E’ chiaro che l’estensione del green pass può essere invasiva, ma è quella che ci permette di proseguire in questo percorso. Dobbiamo rasserenare il clima e diminuire le tensioni, sotto questo aspetto la politica deve sentirsi la responsabilità. Non possiamo permetterci che una minoranza possa pregiudicare questo percorso di ritorno alla normalità. Finora i dati sono positivi, il sistema ha retto e sta reggendo”.

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