Elezioni Regionali, dai defunti agli accenti: la replica tagliente di Tridico alle accuse di Libero

20
Elezioni Regionali - Pasquale Tridico contro Libero Quotidiano

Pasquale Tridico risponde a Libero accusando il quotidiano di malafede e difendendo la trasparenza del sostegno ricevuto, trasformando le critiche in un attacco politico diretto

Pasquale Tridico, candidato alla presidenza della Regione Calabria, interviene sui social per replicare a un articolo pubblicato dal quotidiano Libero. Nel suo comunicato, l’ex presidente dell’Inps accusa il giornale di aver diffuso informazioni false e di aver tentato di screditare il sostegno ricevuto da accademici e intellettuali.

Tridico sottolinea che, secondo quanto riportato da Libero, tra i firmatari dell’appello a suo favore comparirebbe una persona deceduta. “La verità è semplice. Il prof. Federico Butera che ha sottoscritto l’appello è vivo, attivissimo e docente stimato. La persona deceduta era un suo cugino omonimo”, chiarisce il candidato. A suo giudizio, un errore di questo tipo non sarebbe casuale, ma il risultato di “fretta e malafede” da parte di chi intende sminuire l’ampiezza e il prestigio del sostegno raccolto.

Tridico aggiunge che difficilmente Libero avrà il coraggio di pubblicare una rettifica, e per questo ha scelto di chiarire direttamente con “trasparenza”. Nel comunicato si leggono anche le scuse rivolte al professor Butera, accompagnate da un ringraziamento per l’appoggio espresso.

L’attacco di Tridico non si ferma qui. Nel post evidenzia come il quotidiano lo abbia accusato anche di aver commesso un errore di accento in un messaggio. “Non è una barzelletta, è la misura di quanto siano a corto di argomenti. Per me è una medaglia”, scrive, contrapponendo questa polemica a quella che definisce la situazione di un “futuro ex presidente della Calabria indagato per corruzione, su cui Libero tace”.

Nelle battute finali del suo intervento, il candidato insiste sul fatto che da una parte vi siano giornali schieratia difesa del potere”, mentre dall’altra ci sia lui, impegnato a “difendere la verità e le persone”. In chiusura, con tono ironico, aggiunge: “Se domani Libero vorrà segnalarmi anche un apostrofo fuori posto, sarò felice di accettare una nuova medaglia. Nel frattempo magari potrebbero scrivere due righe anche sulle inchieste per corruzione che riguardano i loro beniamini.

Articolo precedente La Lega sceglie i suoi candidati: ultimo passo prima delle regionali
Articolo successivoNicotera – esclusa intossicazione alimentare per ospiti del villaggio. La causa dei malori è stata l’acqua