Evaso detenuto dal carcere di Cosenza

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Un detenuto è evaso dal carcere di Cosenza nella prima mattinata. Secondo le prime notizie si tratta di un ragazzo di 20 anni extracomunitario che sarebbe arrivato nell’istituto penitenziario di Cosenza proprio stamani, proveniente da Reggio Calabria. Dopo l’allarme è scattata una caccia all’uomo con posti di blocco in tutta la città da parte di carabinieri e polizia.

L’evaso sarebbe vestito con un paio di pantaloncini ed una maglietta. Ancora da chiarire le modalità dell’evasione. Il giovane sarebbe riuscito a infilarsi tra le sbarre del perimetro esterno del carcere ma non è chiaro se la fuga sia stata attuata durante le fasi dell’arrivo in carcere.

Carabinieri e polizia, oltre ai posti di blocco, stanno operando vaste battute in varie zone di Cosenza.

Sarebbe fuggito quando ancora era nelle celle di sicurezza poste all’ingresso del carcere, il 20enne evaso stamani dall’istituto penitenziario di Cosenza. Il giovane, quindi, non era ancora entrato nella struttura interna dopo il trasferimento da Reggio Calabria.

Era in carcere per tentato omicidio il ventenne fuggito stamani dal carcere di Cosenza. Si tratta di Amadou Coulibally, del Mali. Ha compiuto 20 anni il primo gennaio scorso. Secondo quanto si è appreso, l’accusa sarebbe relativa ad un ferimento avvenuto durante una rissa in un centro di accoglienza nel salernitano. Intanto proseguono le battute di carabinieri e polizia in tutta la città. Nel centro storico di Cosenza, le ricerche vengono effettuate anche con l’ausilio di un drone. 

Sono numerosi gli avvistamenti, non tutti esatti, di Amadou Coulibally, il 20enne del Mali evaso stamani dal carcere di Cosenza. Secondo una segnalazione il giovane, vedendo le forze dell’ordine, si sarebbe buttato da un ponte sul fiume Crati, che attraversa la città, cercando rifugio nei canneti sulla riva. La caccia all’uomo, intanto, prosegue, condotta da carabinieri e polizia insieme alla Polizia penitenziaria, e con l’ausilio di un elicottero e di un drone in dotazione al Nucleo decoro urbano della polizia municipale.

Le ricerche sono concentrate nel centro storico, ma i posti di blocco allestiti dalle forze dell’ordine coprono tutti gli angoli nevralgici della città. Coulibally deve scontare una condanna definitiva fino al 2023 per rissa e lesioni gravi e non, come si era appreso in un primo momento, per tentato omicidio. Secondo quanto si è appreso, è stato coinvolto in una rissa tra migranti in un centro situato nell’Irpinia, tra la Campania e la Basilicata. E proprio questa circostanza induce ad un cauto ottimismo gli investigatori. Coulibally, infatti, non conosce la città e non ha appoggi non essendoci mai stato e questo potrebbe portare alla sua cattura in tempi brevi. Per quanto riguarda la fuga, si sa solo che il giovane avrebbe scavalcato il muro di cinta esterno, ma non è chiaro come ci sia arrivato.

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