False revisioni auto a Polistena e Cinquefrondi. I nomi delle persone coivolte

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I finanzieri della Compagnia di Palmi hanno eseguito nr. 10 misure cautelari personali, fra la provincia di Reggio Calabria e Messina, di cui nr. 6 nei confronti di funzionari della MCTC di Reggio Calabria, nonché il sequestro di nr. 02 sedi del centro revisioni “CMP Revisioni” e di nr. 125 carte di circolazione di mezzi pesanti ed  autoveicoli.

 L’attività investigativa, coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica di Palmi, Dott. Ottavio SFERLAZZA, e dal Sostituto Procuratore Dott. Luigi IGLIO, e condotta dai militari della Guardia di Finanza, ha permesso di ricostruire il modus operandi, attraverso il quale venivano effettuate le false revisioni, e di verificare l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di numerosi reati di falso in atto pubblico.

 Le Fiamme Gialle, a termine di un’articolata attività d’indagine, hanno disvelato che presso il “CMP Revisioni” i controlli venivano svolti in maniera incompleta o, in molti casi, venivano svolti senza che i veicoli fossero presenti. In particolare, i funzionari della MCTC, per i quali la normativa prevede obbligatorio l’intervento per le revisioni di mezzi la cui massa a pieno carico risulta superiore a 3,5 tonnellate, nell’esercizio delle proprie funzioni ed investiti della carica di Pubblico Ufficiale, in diverse sedute, facevano risultare come regolarmente  eseguite le prescritte revisioni, omettendo di eseguire i controlli obbligatori e inserendo, nei report finali, prove strumentali relative ad altri mezzi. Inoltre, i responsabili dei centri di revisione, al fine di “agevolare” determinati clienti, inserivano i mezzi in condizioni particolarmente a rischio, in relazione alla turnazione dei funzionari della motorizzazione civile incaricati, evitando, in questo modo, la bocciatura dei controlli.

 Il provvedimento ablativo – disposto dal Dott. Fulvio ACCURSO, G.I.P. presso il Tribunale di Palmi – è stato emesso nei confronti di FONTI Francesco nato a Cinquefrondi (RC) il 17.02.1957, AMATO Michele nato a Esslingen (Germania) il 08.10.1976, MARZO Antonio nato a Polistena (RC) il 19.05.1985 titolare e dipendenti dei centri di revisione, per i quali è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari, per le ipotesi di reato p.p. dagli artt. 416 co. 1, 2 e 5 c.p., 110, 81 cpv. e 479 c.p., e nei confronti di CUTRUPI Giancarlo nato a Reggio Calabria il 22.06.1950, BARDETTA Nicola nato a Messina il 18.06.1957, GERIA Demetrio nato a Reggio Calabria il 18.04.1958, VILASI Giuseppe nato a Reggio Calabria il 08.03.1955, CALABRO’ Orazio nato a Reggio Calabria il 24.01.1950, FOTI Paolo Rosario nato a Bagnara (RC) il 19.11.1957, tutti ingegneri della Motorizzazione Civile di Reggio Calabria e MANGERUGA Serafino nato a Polistena il 03.01.1956, altro socio del centro revisioni, per i quali ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora, per le ipotesi di reato p.p. dagli artt. 416 co. 1, 2 e 5 c.p., 110, 81 cpv. e 479 c.p.. Tra i beni oggetto del sequestro figurano la sede del Centro Revisioni sito in Cinquefrondi, consorziato con il “CMP Revisioni”, e la sede del Centro Revisioni sito in Polistena, anche quest’ultimo consorziato con il “CMP Revisioni”.

 Inoltre, ulteriori sintomatici elementi dell’irregolare esecuzione delle revisioni sono pervenuti dalle risultanze delle attività di intercettazione telefonica e video, nonché dagli esiti delle attività di perquisizione e successiva acquisizione documentale, dalla disamina dei quali sono risultate numerose anomalie e incongruenze tra il numero di veicoli che accedevano alle diverse sedi e il numero di revisioni effettuate nello stesso giorno, nonché discrasie inerenti i tempi necessari per una corretta esecuzione dei controlli.

 Tali condotte, attraverso attestazioni di idoneità false e artificiose, hanno immesso in circolazione mezzi in condizioni che presentavano evidenti anomalie, nella consapevolezza dello stato di inadeguatezza ed elevato pericolo per la circolazione stradale e, di conseguenza, per la sicurezza della collettività. L’operazione conclusa dai finanzieri testimonia il costante presidio esercitato dal Corpo su tutto il territorio, con l’obiettivo di tutelare i cittadini salvaguardando il rispetto delle regole e della legalità.

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