La Filt-Cgil Calabria definisce lo sciopero generale del 12 dicembre un passaggio fondamentale per fermare un’azione di governo che, come appare ormai evidente, colpisce in modo particolare le fasce più deboli della popolazione e il ceto medio.
Secondo il sindacato, si sciopera per aumentare salari e pensioni, per bloccare il nuovo innalzamento dell’età pensionabile – misura considerata in aperto contrasto con quanto promesso dagli attuali partiti di governo – e per una riforma fiscale equa. Tra le priorità anche la lotta alla precarietà, che penalizza soprattutto i giovani, e la ferma opposizione al riarmo e all’aumento delle spese militari.
La Calabria, afferma la Filt-Cgil, ha bisogno di scelte completamente diverse: serve un vero piano di nuova occupazione, capace di trattenere i giovani e contrastare lo spopolamento che oggi interessa non solo le aree interne, ma anche i centri urbani. Sono necessari investimenti per rafforzare il sistema sanitario regionale, attualmente sostenuto quasi esclusivamente dall’impegno del personale medico e infermieristico, così da garantire a tutti i cittadini un reale diritto alla cura.
Nel settore dei trasporti, lo sciopero rivendica una mobilità moderna ed efficiente e un trasporto pubblico locale stabile, che non debba ogni anno inseguire risorse minime per assicurare sia i salari dei lavoratori che il diritto alla mobilità dei cittadini.
La sigla sindacale chiede condizioni di sicurezza e dignità per i lavoratori dei porti calabresi, a partire da Gioia Tauro, e una valorizzazione concreta delle attività portuali. Critiche anche alla legge di bilancio, che secondo la Filt-Cgil non prevede misure adeguate sui lavori usuranti, con ricadute pesanti sulla qualità della vita dei lavoratori, e all’insufficiente impegno di Governo e Regione sul tema della logistica, settore che avrebbe potuto rappresentare uno dei pilastri dello sviluppo regionale.
Tra le motivazioni dello sciopero anche la richiesta di una vera Alta Velocità fino a Reggio Calabria, non promesse prive di un progetto concreto. Intanto, osserva il sindacato, restano bloccati 14 miliardi di euro destinati al Ponte sullo Stretto, un’opera che rischia di non essere mai realizzata, sottraendo risorse fondamentali sia all’AV che alla SS 106 nel tratto reggino.
La mobilitazione nasce dalla volontà di offrire una nuova prospettiva al Paese, alla Calabria e al suo sistema dei trasporti. Per queste ragioni, la Filt-Cgil Calabria invita tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero generale e a partecipare alla manifestazione di Crotone il prossimo 12 dicembre.

































