Forza Nuova: agricoltura dimenticata dai candidati alle europee

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Riceviamo e pubblichiamo

Che uno dei settori strategici e fondamentali per la nostra economia,sia nazionale che regionale, cioè l’agricoltura,fosse in crisi perché abbandonato dall’intera classe politica, questo è un dato di fatto inoppugnabile ma quel che più preoccupa è che col rinnovo del Parlamento europeo questo trend negativo andrà sempre più accentuandosi in quanto come si buon ben vedere ed ascoltare nessuna delle forze politiche impegnate in questa competizione elettorale parla di agricoltura. La nuova Pac (politica agricola comune) e le relative risorse assegnate al settore non andranno per nulla nella direzione di un sostegno concreto per le aziende ed il mercato italiano,le stesse aziende già versano in profonda crisi per via in primis delle difficoltà che hanno i vari imprenditori agricoli ad accedere al credito e in più con tale nuova programmazione, accolta di buon grado dall’assessore regionale al settore On. Trematerra, l’agricoltura nostrana dovrà alzare bandiera bianca per via della mancanza e del sostegno alla produzione locale,un sistema vessato da diversi anni dal sistema  di gestione oligarchico delle istituzioni europee,che schiacciano i piccoli e medi agricoltori che devono pertanto arrendersi alla potente volontà di multinazionali  di proprietà sempre del medesimo sistema bancario. Gli effetti di questa scarsissima attenzione da parte della nostra classe politica saranno quelli che le nostre campagne,i nostri uliveti, saranno abbandonati lasciando quindi spazio alle importazioni di prodotti agricoli dall’estero con grandi e relativi rischi legati alla salute di noi tutti perché spesso la provenienza di queste merci è ignota,questo grazie alle “brillanti” leggi comunitarie europee partorite negli ultimi anni che hanno praticamente ucciso il made in Italy. Noi di Forza Nuova e la nostra associazione ,Lega della Terra, crediamo in questo settore primario per la nostra economia che viene sempre più smantellato in favore di burocrati che al contrario si arricchiscono, invitiamo come forza politica attiva e presente su tutto il territorio regionale,all ’impegno serio e costante  tutte le associazioni di categoria,esorto altresi il Presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti,di cui in  passato ho molto apprezzato le sue critiche e decise posizioni contro il dipartimento regionale dell’agricoltura,a  a battere i pugni sul tavolo,il rilancio della nostra agricoltura deve rinascere e ripartire attraverso l’uscita dagli schemi delle quote europee. In Italia ed ancora di più nella nostra Calabria urgono interventi mirati ad assegnare terre incolte ai giovani agricoltori ed una sempre costante promozione dei mercati a chilometro zero,espresso e deciso divieto degli ogm con relativo incentivo sul consumo del prodotto italiano. La politica è perennemente distratta su queste tematiche perché asservita a deleterie logiche impartite dai burocrati europei,non ultimo quelle del commissario europeo Dancian Ciolos,tutte indirizzate ad una globalizzazione mondiale del settore,uccidendo i nostri prodotti tipici locali e massacrando le imprese del settore,le quali dalla nuova programmazione riceveranno,in fatto di sostegno economico,soltanto briciole.

 

-Igor Colombo

-Portavoce-Forza Nuova Calabria

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