Genitori si suicidano ed uccidono i 3 figli, volevano “sfuggire all’Apocalisse”

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Siamo a Springville nello Utah, Benjamin e Kristi Strack, genitori di 4 figli, sembrava avessero talmente tanta paura di un’imminente Apocalisse, che per risolvere ill problema hanno pensato di togliersi la vita avvelenando, sia loro stessi che 3 dei 4 figli, con un mix di droghe e farmaci. A rinvenire i cadaveri sono stati il figlio più grande, di 18 anni, e la nonna materna che hanno immediatamente avvertito la polizia della strage familiare. I corpi dei cinque erano disposti nella camera da letto dei genitori: Emery di 12 e Zion di 11 erano su un paio di materassi al fianco del letto, Benson, di 14, invece era insieme ai genitori. Sembra sia emerso dalle indagini infatti, che il 14 enne avesse scritto una lettera in cui diceva di essere consapevole che sarebbe morto di li a poco, e in cui annunciava di lasciare i suo averi personali ad un amico. Molti conoscenti degli Strack hanno sottolineato come i genitori fossero preoccupati “per il male nel mondo” e volevano fuggire da un “imminente castigo”. Sembrava fossero preoccupati perché in attesa di una sorte di apocalisse. Nel rapporto della polizia viene chiarito come le morti non risulterebbero accidentali, dato il posizionamento dei corpi. La causa è stata la “tossicità dei farmaci” per tutti e 5 i decessi. Gli accertamenti clinici e tossicologici hanno evidenziato che Benjamin Strack presentava dei livelli di eroina altissimi nel suo organismo, mentre la moglie aveva ingerito grossi quantitativi di metadone, destrorfano, difenidramina e doxylamine.Tutti e tre i figli sono morti per avvelenamento da difenidramina e metadone.

Giada Zurzolo  

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