Gioia Tauro, freddo e umidità per gli alunni della Tre Palmenti

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Le basse temperature delle ultime settimane hanno fatto riemergere nelle scuole problematiche che puntualmente si presentano ogni anno al momento del grande freddo, prima fra tutte quella del riscaldamento. In seguito alla sofferenza manifestata dai propri figli, alcuni genitori degli alunni della scuola materna “Tre Palmenti” di Gioia Tauro hanno deciso questa mattina di recarsi al Comune per sollecitare la risoluzione del problema, richiesta in verità che le famiglie avanzano da diverse settimane. La situazione di disagio a causa della mancanza di riscaldamento è stata al centro di un incontro, nel primo pomeriggio presso la scuola materna, fra il preside dell’istituto comprensivo “Paolo VI-Campanella” di cui la “Tre Palmenti” fa parte, Vincenzo La Valva, e alcuni rappresentanti del Comitato del quartiere Fiume, contattato dalle famiglie degli alunni. Nel corso del colloquio, avvenuto alla presenza del maresciallo dei Carabinieri di Gioia Tauro contattato anch’egli, il preside La Valva ha spiegato: «l’assenza del riscaldamento è dovuta alla mancanza di rifornimento di gasolio per accendere i termosifoni nelle aule e negli altri ambienti, un problema dovuto alla mancanza di fondi che il Comune sta tentando di risolvere». Delle condizioni di freddo ed umidità nelle quali sono costretti a vivere i bambini quotidianamente, il Comune con il commissario prefettizio è stato messo al corrente più volte, da diversi mesi. «È vergognoso che gli alunni, per di più così piccoli, debbano passare le giornate al freddo e all’umidità, bisogna trovare immediatamente i soldi per risolvere il problema» ha commentato il Comitato Fiume, intenzionato in un primo momento a sporgere denuncia ma poi distolto in seguito all’incontro con il preside ed i carabinieri. Per sopperire alla mancata accensione dei termosifoni, è stato necessario munirsi di stufe – comunque non sufficienti per tutti gli ambienti – che, paradossalmente, consumano più di quanto costerebbe far funzionare i termosifoni. Il Comitato ha posto in evidenza anche altre criticità, come ad esempio l’umidità ed alcuni punti pericolosi dell’edificio che non permettono ai bambini di praticare l’ampio cortile della scuola, criticità manifestate al dirigente scolastico, che ha comunicato di aver già fatto presente al Comune i punti critici della “Tre Palmenti” fino a poco prima di Natale. Fra le altre lamentele, anche la presenza degli operai addetti alla pittura delle pareti durante le ore di lezione. Ma il dirigente La Valva ha spiegato che «gli operai non lavorano negli ambienti in cui nello stesso momento sono presenti i bambini», assicurando comunque che i lavori di pittura, disposti con fondi ministeriali, vengono effettuati con materiali non tossici ed anallergici. «La scuola materna “Tre Palmenti” rappresenta un punto di riferimento importante per il quartiere, e deve continuare ad esserlo per tutti i bambini di oggi e di domani, purché si risolvano in fretta questi disagi», è l’appello che lanciano le famiglie.

RAFFAELLA CARUSO

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