Guccione e Bruno Bossio denunciano disservizi al Centro Dialisi di Cosenza

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Riceviamo e pubblichiamo

Dal 15 ottobre 29 pazienti, per lo più residenti fuori città, saranno costretti a sottoporsi al trattamento di dialisi soltanto nella turnazione serale (dalle ore 20,00 alle 00,00) a ragione della non disponibilità dei locali del Mariano Santo che saranno interessati da lavori di ristrutturazione.

I pazienti dovranno, così, recarsi all’Annunziata per sottoporsi a dialisi nel Centro di rianimazione che però al momento non è stato ristrutturato.

I lavori di ristrutturazione di questi locali, infatti, avrebbero dovuto già essere terminati nel dicembre scorso, almeno stando alle rassicurazioni fornite sin da quella data dal Direttore dell’AO Gangemi ai pazienti dializzati.

E’ assolutamente inaccettabile che, in ragione di un disservizio dell’ospedale dovuto all’evidente inefficienza della sua direzione amministrativa, questi pazienti, alcuni anziani e non automuniti, debbano sottoporsi a tali sacrifici che rischiano di aggravarne lo stato di salute.

Quanto denunciato è soltanto l’ennesimo esempio di una gestione dissennata della sanità in Calabria e, in particolare, dell’Ospedale di Cosenza, che in questi anni è stato depauperato e ridotto nella sua capacità di garantire un’assistenza sanitaria efficace a tutela della salute dei cittadini.

Chiediamo, pertanto, che la Direzione dell’Ospedale attivi immediatamente tutte le procedure affinché siano attivate le due turnazioni di dialisi e si garantisca a questi pazienti la possibilità di curarsi senza disagi per come hanno diritto.

 

 

Enza Bruno Bossio

Carlo Guccione

 

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