Molochio, il consigliere Caruso chiede al sindaco Alessio chiarimenti su accesso agli atti

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Riceviamo e pubblichiamo

La legge 267/2000 art. 43 e  l’art. 15 dello STATUTO  DEL COMUNE DI MOLOCHIO, quest’ultimo promosso e approvato con delibera di Consiglio Comunale  “DIRITTI E DOVERI DEI CONSIGLIERI COMUNALI”, dispone al “comma 1” la legittimità  ai consiglieri comunali di  PRESENTARE, INTERROGAZIONI, MOZIONI, INTERPELLANZE E PROPOSTE DI DELIBERAZIONI. In base alle leggi, il consigliere comunale, ha facoltà  del controllo degli atti comunali. Peraltro,  il “comma 3” dello Statuto Comunale (fissa i principi  e le norme fondamentali del Comune): “IL  SINDACO O  GLI ASSESSORI DELEGATI  RISPONDONO, ENTRO TRENTA GIORNI, ALLE INTERROGAZIONI E AD OGNI ALTRA ISTANZA  PRESENTATA DAI CONSIGLIERI. I CONSIGLIERI, HANNO DIRITTO DI OTTENERE DAGLI UFFICI COMUNALI, NONCHE’, DALLE AZIENDE, ISTITUZIONI ED ENTI DIPENDENTI, TUTTE LE NOTIZIE ED INFORMAZIONI IN LORO POSSESSO UTILI PER L’ESPLETAMENTO DEL PROPRIO MANDATO E SONO TENUTI AL SEGRETO NEI CASI SPECIFICAMENTE DETERMINATI DALLA LEGGE” (DELIBERA di Consiglio Comunale N. 15 DEL 21/04/2005)”. Il  consigliere comunale  e provinciale è anche titolare della legge 241/90. Infatti, l’art. 43 c. 2 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 “sul diritto di accesso  agli atti” garantisce e rinforza la norma: “I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente,  del comune e della provincia, nonché delle loro aziende ed enti dipendenti , tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato” (TAR SARDEGNA, SEZ. II – sentenza 30 novembre 2004 n. 1782). Il comma 3 all’art. 15 dello Statuto Comunale, presente on-line sul sito Ministero dell’Interno – http://statuti.interno.it., pertanto la S.V. non può non essere al corrente.  Tuttavia, impedire l’accesso agli atti e/o tentare di nascondere gli stessi ai consiglieri comunali è un comportamento illecito.  Sig. Beniamino Alessio, la Dea bendata  non sempre bacia i “FURBI”.  Sig, Beniamino Alessio, i cittadini vogliono sapere se sono stati rispettati i riconoscimenti della legge n. 560/1993, relativi al prezzo di vendita  degli  alloggi popolari.  VuoLe concedere questa opportunità ai sudditi o c’è qualcosa che la inquieta? S’interessi dei cittadini e non del consigliere che, secondo Lei, non avrebbe la capacità  di “formulare le giuste domande” (vs. riscontro dell’11/11.2013 n. 5441). Sia trasparente e rispetti  la legge.  Gli ordini, li impartisca ai  propri servi e/o ai suoi padroni. Favorisca  al consigliere,  tutto il fascicolo riguardante gli “alloggi di edilizia residenziale pubblica” compreso il  registro protocollo e  i documenti in esso registrati; già richiesti con: 1) richiesta del 30/10/13 prot. 4650; 2) interrogazione dell’11/10/2013 prot. 4909; 3) sollecito del 31/10/2013 prot. 5277. Sig. Beniamino Alessio, nella casa dei cittadini non esistono documenti di esclusiva riservatezza del sindaco. Contrariamente, entro cinque giorni, il sottoscritto formalizzerà  regolare denunzia innanzi alle autorità competenti. Faccia vedere che, “le valide capacità intellettive di cui è sprovvisto il consigliere Caruso” Lei invece, sa utilizzare (nota dell’11.11.2013 prot. 5444).

                                                                                                                               Il consigliere comunale di minoranza

                                                                                                                                      Ismaele Ottavio Caruso

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